Professione assassino. The Mechanic
di Simon West
Nelle mani di West Professione assassino cambia pelle, trasformandosi da noir crudo che non disdegnava però l’introspezione, il melò e persino l’elemento edipico, in action movie di puro intrattenimento. Esplosioni pirotecniche, grandinate di piombo e il physique du rôle di Jason Statham. Tutto qui.
Veloci, silenziosi, praticamente letali!
Arthur Bishop è un killer d’elite con un eccezionale talento a far sparire ogni prova dei suoi delitti. Il suo è un lavoro che richiede la perfezione e lui è il migliore nel campo. Ma quando il suo mentore e migliore amico Harry viene ucciso, qualcosa cambierà nella sua vita: l’obiettivo diventa subito vendicarsi della morte di Harry. Ma la sua missione diventa complicata quando il figlio di Harry, Steve, lo raggiunge determinato a vendicarsi… [sinossi]
Era il 1972 quando Michael Winner, esattamente due anni prima di partorire quella pietra miliare dal titolo Death Wish – Il giustiziere della notte, portava sul grande schermo un altro piccolo grande cult del cinema nero di genere, vale a dire The Mechanic – Professione assassino. A quasi quarant’anni di distanza quella perla dimenticata, offuscata dal successo internazionale della mitica serie in cinque atti interpretata dal granitico e imperscrutabile Charles Bronson, rivive con il remake firmato da Simon West, artigiano del cinema d’azione al quale vanno riconosciuti contemporaneamente i meriti e i demeriti di aver trasferito sulla pellicola le avventure videoludiche del personaggio di Lara Croft, oltre ad aver raso al suolo un viale di Las Vegas con un catastrofico atterraggio di un aereo pieno zeppo di detenuti nello spettacolare epilogo di Con Air. A lui, che non è nuovo a rifacimenti (Chiamata da uno sconosciuto) tantomeno a trasposizioni da opere letterarie (La figlia del generale) e videogame (il primo Tomb Raider) di poca efficacia drammaturgica ma di tanta sostanza visiva, spetta il compito di rispolverare dalle ceneri del tempo il film di Winner, che a suo modo rappresentava per caratteristiche e stile, insieme a Dirty Harry – Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo di Don Siegel, l’anticamera creativa dalla quale estrapolare il dna filmico del mitico giustiziere.
Nella straordinaria galleria di personaggi interpretati da Bronson quello del killer Bishop di Professione assassino è tra i più riusciti, quindi trovare al giorno d’oggi qualcuno che ne riuscisse quantomeno a emulare i connotati caratteriali prima che le gesta era senza alcun dubbio il compito più difficile. Paura che come vedremo si trasformerà ben presto in triste verità. Il Bishop di Jason Statham funziona benissimo quando ai silenzi e alle parole si sostituiscono il caos dinamitardo e l’esecuzione marziale. Quello di Bronson faceva degli abissali e indecifrabili silenzi il prologo di una sinfonia di morte che investiva tutto e tutti, esattamente il contrario della natura omicida e fracassona della versione di Statham che agisce tanto e riflette molto poco. L’attore inglese probabilmente era l’unica scelta possibile nel panorama action, anche perché nel suo bagaglio c’erano già personaggi simili, figli della violenza ricalcati sui sicari solitari e malinconici di J.-P. Melville come quello di Frank Miller della trilogia di The Transporter, con il quale condivide molte cose: dalla precisione assoluta nel lavoro alla maniacalità nei confronti degli oggetti, passando per la difficoltà di approccio nei confronti del prossimo (la prostituta, il suo maestro e il suo erede). Qui il prossimo era ed è ancora un’anima fatta di carne e ossa con la quale interagire e alla quale trasmettere tutto quello che c’è da sapere e da fare per eliminare dalla faccia della terra qualcuno, ossia il bersaglio umano di turno. E da questo punto di vista la trasmissione generazionale del mestiere di killer dal mentore all’allievo, in questo caso da Bishop al giovane e istintivo Steve (ben interpretato da Ben Foster, che prende il posto dell’allora convincente Jan-Michael Vincent), che muove di fatto i fili della narrazione del primo Professione assassino e del suo remake può apparire come una sorta di anticipazione di quello che vedremo ad esempio in Leon o nel recente Hanna.
Il regista americano prende così in consegna il personaggio e tutta la pellicola del ’72, ereditando di conseguenza anche la genesi cartacea dalla quale il collega britannico aveva a sua volta tratto il film (l’omonimo romanzo di Lewis John Carlino), accentuandone all’ennesima potenza la velocità della messa in quadro, la vigoria dei personaggi e la violenza spinta quasi ai limiti della brutalità. Nelle mani di West Professione assassino cambia pelle, trasformandosi da noir crudo che non disdegnava però l’introspezione, il melò e persino l’elemento edipico, in action movie di puro intrattenimento che sa come regalare sequenze adrenaliniche dal ritmo serrato che alternano esplosioni pirotecniche e grandinate di piombo a scambi corpo a corpo senza esclusioni di colpi (il combattimento nell’autobus del protagonista contro uno dei sicari). Ci pensa infatti la pirotecnica fuga dal grattacielo, preceduta dalla mitragliata di calci, pugni e pallottole, a mettere subito in chiaro le cose.
Del resto, c’era da aspettarselo un cambiamento così drastico da parte di West, che come si sa nei confronti degli script più riflessivi prova – alla pari di tanti altri colleghi a stelle e strisce – una forte allergia. C’è da dire che il risultato finale poteva molto peggiore di così; perché questo remake non è inferiore tanti altri e conserva almeno quell’unità di stile che spesso viene a mancare nei blockbuster. Tradisce e non rispetta in pieno lo spirito dell’originale, ma ne inventa uno nuovo più enfatico e votato alla spettacolarizzazione, perché cosciente che copiarlo fotogramma per fotogramma sarebbe stato come prenotarsi un posto sotto la ghigliottina mediatica.
Info
Il trailer italiano di Professione assassino.
- Genere: action, crime, thriller
- Titolo originale: The Mechanic
- Paese/Anno: USA | 2011
- Regia: Simon West
- Sceneggiatura: Lewis John Carlino, Richard Wenk
- Fotografia: Eric Schmidt
- Montaggio: T.G. Herrington, Todd E. Miller
- Interpreti: Ada Michelle Loridans, Ardy Brent Carlson, Ben Foster, Christa Campbell, Dawn Neufeld, Donald Sutherland, Eddie J. Fernandez, J.D. Evermore, James Logan, Jason Statham, Jeff Chase, Joel Davis, John McConnell, Joshua Bridgewater, Lance E. Nichols, Lara Grice, Linnzi Zaorski, Mark Nutter, Mini Anden, Tony Goldwyn
- Colonna sonora: Mark Isham
- Produzione: CBS Films, Chartoff-Winkler Productions, Millennium Films, Nu Image Entertainment GmbH, Scared Productions
- Distribuzione: 01 Distribution
- Durata: 93'
- Data di uscita: 24/08/2011
