A Good Old Fashioned Orgy

A Good Old Fashioned Orgy

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In anteprima alla ventinovesima edizione del Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile, nella speranza di vederla anche nelle sale nostrane nell’immediato futuro, una di quelle pellicole che ti auguri non finiscano mai. Goliardica, sboccata e senza peli sulla lingua, A Good Old Fashioned Orgy mette seriamente in pericolo la mascella dello spettatore di turno. Lo stile è quello senza mezze misure e politically incorrect del cinema griffato Judd Apatow, ma c’è anche tanto Kevin Smith e un pizzico di Todd Phillips.

Dieci piccoli indiani tutti insieme allegramente

Eric è un trentenne famoso nella sua cerchia di amici per le esclusive feste estive che organizza nella lussuosa casa al mare del padre. Quando i vari membri del gruppo iniziano a sistemarsi e il padre annuncia l’intenzione di vendere la casa, Eric decide di festeggiare con un’ultima rimpatriata memorabile e una bella orgia. Gli unici ostacoli da superare sono la riluttanza degli amici a partecipare al baccanale e una relazione nata con l’agente immobiliare che minaccia di vendere la casa prima che la festa abbia luogo… [sinossi – Torino Film Festival]

Se il titolo del film diretto a quattro mani da Alex Gregory e Peter Huyck suggerisce l’appartenenza a ben altri generi, in realtà quello che la coppia di registi e sceneggiatori americani propone alla platea è un ricco menù a base di gag da antologia e momenti di grande comicità. Ci sono, infatti, certe commedie alle quali è praticamente impossibile non lasciarsi andare a fragorose risate e una di queste è senza ombra di dubbio A Good Old Fashioned Orgy. Sbarca in anteprima alla ventinovesima edizione del Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile, nella speranza di vederla anche nelle sale nostrane nell’immediato futuro, una di quelle pellicole che ti auguri non finiscano mai. Goliardica, sboccata e senza peli sulla lingua, A Good Old Fashioned Orgy mette seriamente in pericolo la mascella dello spettatore di turno.

Ovviamente con un titolo così chiaro, le acrobazie da materasso non mancano, specialmente nella straordinaria scena del club privato e nell’epilogo, ma il tutto è trasportato sul grande schermo attraverso un’ironia strabordante che trasforma appetiti sessuli e uno scambio prolungato di accoppiamenti di gruppo in un divertente addio alle armi tra amici di vecchia data, che materializza nella mente perversa un incontro esplosivo e folle tra Compagni di scuola, Sapore di mare, Shortbus e le commedie sporcaccione a stelle strisce. Un frullato un po’ estremo da digerire, ma che, credeteci, rende davvero l’idea su cosa passa sullo schermo. Lo stile è quello senza mezze misure e politically incorrect del cinema griffato Judd Apatow, con il quale il duo collabora da alcuni anni e l’influenza nella scrittura si vede ad occhio nudo, ma c’è anche tanto Kevin Smith e un pizzico di Todd Phillips che non guasta mai. L’opera prima di Gregory & Huyck mette sul tavolo tutto l’armamentario a disposizione di chi fa commedia ad altissimi livelli e conosce tutti i trucchi del mestiere per stampare sul viso dello spettatore un sorriso che fatica ad andare via, persino a distanza di molte ore dalla proiezione.

Far ridere è una vera e propria arte e i due registi ne conoscono senza alcun dubbio i segreti e i meccanismi che la regolano: c’è la comicità volgarotta e spinta, ma anche quella pungente e intelligente che colpisce i vizi e le ossessioni della vita quotidiana; c’è la gag sofisticata che gioca sulla fisicità degli interpreti e quella spicciola e immediata che abbatte senza remore il perbenismo; c’è tutto questo e molto di più. Il risultato non risparmia e non si risparmia, regalando di fatto novanta minuti circa di quelli che lasciano il segno, merito di dialoghi di straordinaria efficacia e della costruzione sapiente dei tempi comici che sono il piatto forte di uno script che mette nelle condizioni un cast in stato di grazia (uno su tutti un grandissimo Tyler Labine nei panni di Mike) di firmare una performance corale di grande livello e agli stessi registi di lavorare da dietro la macchina da presa con il piglio e la bravura di autentici veterani.

Info
Il trailer originale di A Good Old Fashioned Orgy.
La scheda di A Good Old Fashioned Orgy sul sito del TFF.
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