Il corvo

Il corvo è il ritratto del male che genera il male: un giallo che si tinge si nero, un’indagine dal ritmo sorprendentemente agile, una pellicola che trova nelle ombre e nelle deformazioni grottesche brandelli di dolorosa e sconcertante verità.

Il corvo è un personaggio misterioso che sconvolge la vita di una cittadina spedendo una lunga serie di lettere anonime in cui rivela i segreti di ognuno. Il più colpito sembra essere il dottor Germain, ginecologo dal passato oscuro che grazie a intuito e intelligenza riuscirà a non lasciarsi influenzare dalla crescente atmosfera di isteria… [sinossi]

Nelle sequenze iniziali de Le corbeau (Il corvo, 1943) di Henri-Georges Clouzot tra i tetti delle case, il campanile della chiesa, il paesaggio alberato, le facce della gente comune e l’allegro contrappunto musicale si annida un morbo, un male oscuro: la petite ville è consumata da invidie e malignità, inganni e segreti. Dai suoni che si fanno lancinanti e dalle tinte noir emerge ben presto uno scenario morboso, corrotto. Non ci sono anime candide in questo film, nemmeno tra i bambini.
Il corvo venne prodotto coi capitali tedeschi della Continental Films, casa di produzione attiva in Francia durante l’occupazione e Clouzot fu ingiustamente accusato di collaborazionismo e guardato sempre con diffidenza dopo questo ritratto impietoso della provincia francese. Nonostante il notevole successo di pubblico, il film fu attaccato da destra, da sinistra e dalla Chiesa, e Clouzot pagò le sue “colpe” con un esilio dal set; tornò dietro la macchina da presa solo nel 1947 [1].

Il cineasta francese intreccia il torbido affresco con un giallo appassionante, teso, e con una storia d’amore irrazionale e irrealizzabile. Un film quasi ipnotico, che trascina lo spettatore in una crescente follia collettiva, trasformando il sogno della piccola provincia in un incubo palpabile: memorabile, in questo senso, la sequenza del funerale e della fuga disperata dell’infermiera, imprigionata tra strade labirintiche, degne dei tempi belli dell’espressionismo tedesco, e inseguita dal vocio crescente della gente. Dal grido della bestia.
Il film di Clouzot è spietato e tagliente. È un chiaro atto d’accusa che squarcia senza indugi il velo di ipocrisia che cela le meschinità della gente, del popolo, dei francesi, di una provincia solo apparentemente gioiosa e immacolata. Lancinante il sottotesto, con l’inevitabile rimando all’occupazione tedesca, alla delazione, al governo fascista di Vichy. Facile capire perché il film non sia stato accolto benevolmente e perché il suo autore sia troppo spesso dimenticato o lasciato in disparte. Clouzot mette in bella vista i panni sporchi, senza possibilità di appello, in un momento storico travagliato che trabocca inquietudini, sensi di colpa e frettolosi colpi di spugna. Il corvo è il ritratto del male che genera il male, delle piccole colpe che giorno dopo giorno prendono forma, sfociando nell’orrore: un giallo che si tinge si nero, un’indagine dal ritmo sorprendentemente agile, una pellicola che trova nelle ombre e nelle deformazioni grottesche brandelli di dolorosa e sconcertante verità.

L’edizione dvd de Il corvo, targata Teodora/Flamingo Video e distribuita dalla CG Home Video, è come sempre impreziosita dall’intervento critico di Vieri Razzini, vero e proprio plus valore dei titoli della collana Il piacere del cinema. Sedici minuti e trenta di contestualizzazione storica e critica, di appunti, osservazioni e curiosità: il contributo di Razzini è al tempo stesso un invito alla visione e un approfondimento, un piccolo saggio di storia del cinema, chiaro e puntuale. Un luogo critico raro, indispensabile. Tra i contenuti speciali troviamo anche una galleria fotografica, con immagini dal film e locandine dell’epoca, e il trailer originale.
Un film da scoprire o riscoprire in tutta fretta, in una buona edizione video e audio – italiano e francese in 2.0, con sottotitoli in italiano. Il piacere del cinema, senza dubbio.

Note
1. Tra i film successivi di Clouzot ricordiamo Legittima difesa (1947), Manon (1949),Vite vendute (1953), I diabolici (1955), il documentario Mistero Picasso (1956) e La verità (1960).
Info
Il trailer de Il corvo.
Il corvo sul sito della CG.
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