What Is Love

What Is Love

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Presentato al Trieste Film Festival 2013, What Is Love si compone di cinque brevi documentari che aprono una finestra sulla vita di individui qualunque. Attraverso squarci selezionati dalla quotidianità, poche sequenze rendono l’essenza profonda delle loro esistenze.

Happiness is a warm gun

Una dottoressa che vive da sola partecipa a una riunione di famiglia. Un uomo e una donna discutono nella loro casa. Un prete sta pregando. Un’operaia nel turno di notte. Una coppia sposata in terapia per capire come soddisfare al meglio i loro desideri. Diversi modi di vivere la vita e le relazioni in un paese dell’Europa occidentale all’inizio del XXI secolo. Che cosa rende bella la vita? Cinque documentari brevi che mostrano modi diversi di affrontare la vita e l’amore. Il lavoro, la famiglia e una casa con giardino sembrano essere gli elementi più importanti in queste cinque storie di vita normale, dove però una linea sottile separa il successo, la felicità e la desolazione… [sinossi – TFF 2013]

Lo stato di salute di cui gode il cinema austriaco contemporaneo, che trova in Michael Haneke il suo esponente più valido e affermato, si conferma anche nella visione del film What Is Love della regista Ruth Mader, in concorso alla ventiquattresima edizione del Trieste Film Festival. Classe ’74, l’autrice ha studiato regia presso l’Università di musica e arti dello spettacolo di Vienna. Il suo primo lungometraggio, Struggle, partecipa nel 2003 al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard.

Tra le intenzioni dell’autrice, per il suo nuovo film, quella di produrre una testimonianza del nostro tempo, un ritratto dell’uomo comune alle prese con alcuni degli interrogativi universali che riguardano l’amore e la ricerca della felicità. A dimostrazione della vitalità con cui si esprime la cinematografia austriaca, la regista adotta un approccio sperimentale decidendo di ispirarsi alla forma estetica del ritratto in quanto descrizione della vita. “I documentari spesso ci mostrano coloro che vivono ai margini della società, situazioni estreme. Io sono interessata all’opposto, a mostrare persone normali” dichiara, e What Is Love si compone, infatti, di cinque brevi documentari che aprono una finestra sulla vita di individui qualunque. Attraverso squarci selezionati dalla quotidianità, poche sequenze rendono l’essenza profonda delle loro esistenze.
Il metodo di lavoro adottato da Ruth Mader parte, in primis, dalla selezione degli interpreti, persone con cui identificarsi facilmente ma che possano, al tempo stesso, risultare interessanti. Il secondo passo è quello di osservarli nella loro quotidianità, isolando in seguito poche situazioni emblematiche che fungono da punto di sintesi nell’osservazione dell’essenza delle loro vite. La regista è rimasta incollata agli interpreti per alcuni giorni, identificando e poi riportando con precisione in sceneggiatura ciò che avrebbero dovuto rivivere davanti alla macchina da presa. Uno degli aspetti più interessanti di questo lavoro risiede proprio nell’attività pre-filmica, attraverso la quale l’autrice ha potuto operare una prima riflessione e la conseguente rappresentazione dalla quale emergono spesso contrasti e dicotomie. Persone in qualche modo affermate, secondo i parametri della nostra società, vengono messe a fare i conti con le grandi questioni della vita, analizzate nel microcosmo delle proprie abitazioni, dei propri luoghi di lavoro o di svago, facendo spesso emergere un profondo senso di vuoto. Più riusciti degli altri, in questo senso, l’episodio dedicato a una giovane dottoressa, single attraente e attiva, la cui solitudine viene enfatizzata dal contesto familiare e dalla maternità della sorella, e l’ultimo capitolo dedicato a una coppia che compie ogni ammirevole sforzo per salvare il cadavere del loro rapporto, in un disperato equilibrio artificiale fatto di noia, faccende domestiche e attività di svago unilaterale.

La regia, sobria e rigorosa, alla maniera dei connazionali Haneke e Ulrich Siedl, mantiene sempre le distanze dalla scena. I piani medi consentono all’autrice di condurre un’indagine attenta nella cifra di un’iper-oggettività paragonabile a quella del tedesco Thomas Heise, quando nel suo splendido documentario Gegenwart testimoniava con occhio implacabile la fervida attività di un piccolo forno crematorio.
Raccogliendo frammenti di tempo che rimangono solitamente esclusi dall’osservazione, materiale da elidere in funzione dell’essenzialità in un racconto tradizionale, l’indagine di Ruth Mader si traduce in un’amara riflessione sulla società contemporanea, un ritratto impietoso dei valori borghesi, dove è lecito più che mai domandarsi dove sia la felicità.

Info
Il trailer di What Is Love.

  • What-Is-Love-2012-Ruth-Mader-01.jpg

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