Kooky
di Jan Sverak
Kooky è un prodotto ibrido, atipico, in cui a essere animati con la stop motion sono pupazzi e altri oggetti inseriti in un contesto reale, caratterizzato da personaggi in carne e ossa come il ragazzino in trepidante attesa dell’orsacchiotto.
Favolistico Svěrák
Ondra è un bambino asmatico di sei anni. A causa della sua malattia, la mamma lo costringe a buttare nella spazzatura il suo giocattolo preferito, un vecchio orsetto di pezza chiamato Kuky. Ondra si addormenta sconsolato e sogna il viaggio di Kuky verso casa, attraversando boschi e discariche, per tornare da lui. Il titolo cita il famoso film Torna a casa Lassie. [sinossi]
“L’animazione è una magia e l’animatore è uno sciamano”
Jan Švankmajer
Come abbiamo in parte accennato, a incuriosirci era anche l’approccio all’animazione di un regista della cui variegata produzione cinematografica conoscevamo finora altri aspetti. Non a caso questo Kooky è un prodotto ibrido, atipico, in cui a essere animati con la stop motion sono pupazzi e altri oggetti inseriti in un contesto reale, caratterizzato da personaggi in carne e ossa come il ragazzino in trepidante attesa dell’orsacchiotto “desaparecido”. Difatti la mamma di Ondra, bimbetto di 6 anni con problemi di asma, ha pensato bene (o male, per altri versi) di disfarsi del povero Kuky, il malridotto e già rattoppato animaletto di pezza così amato dal suo padroncino, gettandolo nella spazzatura. Ma l’intraprendente Kuky saprà affrontare un tragitto ricco di insidie, scappando dalla discarica e incontrando nella foresta altre curiose creature, al solo scopo di tornare tra le braccia di Ondra.
Certo, va detto che per Jan Svěrák i termini di paragone potevano essere davvero impegnativi, essendo egli connazionale di un maestro come Švankmajer, che attraverso l’animazione a passo uno ha sfornato capolavori su capolavori; senza contare che in Cecoslovacchia altre tecniche di animazione, anche a livello più commerciale, seriale, hanno sfornato miti come quello di Krtek (o Krteček), la popolare talpina disegnata da Zdeněk Miler già protagonista di tanti cortometraggi. Ma in definitiva il buon Svěrák non se l’è cavata affatto male, assicurando una regia vivace alla picaresca avventura di Kuky tra camerette, boschi, discariche; infarcendo poi di humour surreale e ironia quei momenti che vedono dialogare l’orsacchiotto con le strane e grottesche figure, da lui incontrate lungo il percorso. Poteva essere semmai approfondita l’attesa inquieta del ragazzino, che in preda all’ansia vede la propria stanzetta inclinarsi e diventare ostile, dovendosi addormentare senza che ci sia l’amichetto di sempre a fargli compagnia. Eppure, nonostante questo e altri difettucci, che ne limitano un po’ la tenuta narrativa, il film resta nel suo insieme godibile, simpatico, tecnicamente ben realizzato.
INFO
Il trailer di Kooky sul canale youtube di Jan Sverák.
- Genere: animazione, fantasy
- Titolo originale: Kuky se vrací
- Paese/Anno: Repubblica Ceca | 2010
- Regia: Jan Sverak
- Sceneggiatura: Jan Svěrák
- Fotografia: Mark Bliss, Vladimír Smutný
- Montaggio: Alois Fisárek
- Interpreti: Jirí Lábus, Jirí Schmitzer, Jiri Machacek, Miroslav Táborský, Ondrej Sverák, Ondrej Vetchý, Pavel Liska, Petr Ctvrtnícek, Václav Postránecký, Zdenek Sverák
- Colonna sonora: Michal Novinski
- Produzione: Biograf Jan Sverak, Ceskà Televize, Phoenix Film Investments, U.F.O. Pictures
- Durata: 96'
- Data di uscita: