Future Film Festival 2013 – Presentazione
Il Future Film Festival 2013, dal 12 al 17 aprile: The Life of Budori Gusuko, Wolf Children, 009 Re: Cyborg, Crulic – The Path to Beyond, Rainbow Fireflies, La casa, Le streghe di Salem…
I colori ai tempi della crisi
La notizia più importante del quattordicesimo Future Film Festival era stata la certezza della successiva edizione. Arrivati al quindicesimo anno, guardiamo alla novità dell’ExpoPixel (15 – 17 aprile), evento parallelo al festival e pensato per i protagonisti del settore, come a una vigorosa reazione a questi tempi cupi. Tanti festival cessano di esistere, spariscono, inutile negarlo: la tenacia del Future, seppur traballante, è un segnale positivo. E allora guardiamo soprattutto al bicchiere mezzo pieno, ai film pronti a invadere la Cineteca di Bologna e a colorare questa sei giorni di animazione, di fantasy, di fantascienza e di sano e liberatorio horror.
La kermesse diretta da Giulietta Fara e Oscar Cosulich è da sempre crocevia di generi e tecniche, di animazione e live action, di 3D e computer grafica. Scorrendo il programma, purtroppo ancora orfano delle corpose retrospettive di un tempo (torneranno le merendine di quando eravamo bambini?), si può saltabeccare dalle linee morbide di Gisaburo Sugi (il lungometraggio The Life of Budori Gusuko e il documentario Animation Maestro Gisaburo di Masato Ishioka) alla CG del cinese Yugo&Lala di Wang Yunfei, dal divertissement post-apocalittico Cockneys Vs Zombies di Matthias Hoene all’impegno di pellicole come Couleur de peau: Miel di Jung e Laurent Boileau e Crulic – The Path to Beyond di Anca Damian.
I pilastri del programma, non privo di incontri e altre iniziative, sono ovviamente il Platinum Grand Prize e le anteprime fuori concorso. L’edizione 2013 del Future Film Festival dovrebbe poter accontentare il grande pubblico con titoli di sicuro richiamo (The Lords of Salem di Rob Zombie, uno dei migliori horror delle ultime stagioni, il remake La casa di Fede Alvarez e il bizzarro Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe di Tommy Wirkola), i fan dell’eccentrico con il consueto spazio ad hoc Follie notturne (Dead Sushi di Noboru Iguchi, Cockneys Vs Zombies e l’anime GYO: Tokyo Fish Attack di Takayuki Hirao) e i puristi dell’animazione con un buon pacchetto di titoli, in primis Wolf Children di Mamoru Hosoda e il già citato The Life of Budori Gusuko. Tra le altre pellicole, segnaliamo quantomeno 009 Re: Cyborg di Kenji Kamiyama, O Apóstolo di Fernando Cortizo, A Liar’s Autobiography: The Untrue Story of Monty Python’s Graham Chapman 3D di Graham Arthur Chapman, Rainbow Fireflies di Kounosuke Uda, Mass Effect: Paragon Lost di Atsushi Takeuchi e la versione in 3D stereoscopico di Monsters Inc. di Pete Docter, David Silverman e Lee Unkrich.
Dalla beneamata Pixar all’altrettanto adorata Aardman Animations. Per domenica 14 è previsto l’evento speciale The Best of Aardman Animations, con una selezione delle migliori opere della casa di produzione inglese. Ospite d’eccezione Andrew Spradbery. Altro elemento consueto del Future sono infatti gli incontri o le proiezioni monografiche. Citiamo qualche evento: il workshop Stop-motion mon amour, l’antologia curata da Mario Serenellini Archeologia del Futuro – Calimero, tuorlo d’uomo e l’Incontro con Bruno Bozzetto, con la presentazione del nuovo cortometraggio Rapsodeus, ideale continuazione di Allegro, non troppo.
Insomma, un’edizione che ha definitivamente mandato in soffitta il ridondante 3dDAY, che può vantare una bella selezione di lungometraggi e che ha confermato, per cause di forza maggiore, il ridimensionamento degli incontri. Sopravvive tenacemente il Future Film Shorts, vetrina magmatica e imprevedibile, mentre sono sparite dall’orizzonte le serie televisive. Il Future Film Festival, superati gli scossoni e le paure, si sta assestando.