Torino 2013
Ormai stanchi di polemiche che improvvisamente tornano in campo, anche quando sembravano sopite – l’ultima, dopo diversi mesi di tregua, è stata l’uscita infelice di Virzì sui soldi pubblici che sarebbero serviti a far venire Scarlett Johansson a Roma -, polemiche che ruotano sempre intorno alla competizione tra la triade Venezia-Torino-Roma, finalmente ci si può (e ci si deve) concentrare sui film, con la 31esima edizione del Torino Film Festival ai blocchi di partenza (22-30 novembre), e secondariamente si dovrà riflettere sulle varie politiche festivaliere e cioè su quanto iniziative siffatte possano dare un po’ di vivacità a un panorama culturale sempre più grigio e vacuo, almeno in Italia. Se Roma sta finalmente trovando una sua identità, grazie al contributo di Marco Müller, se Venezia appare al momento chiusa in una formula un po’ imbalsamata, è Torino attualmente il festival che sembra avere una prospettiva più fluida e cangiante. Soprattutto, ovviamente, in relazione alla presenza di un nuovo direttore, quel Paolo Virzì che, succedendo a Gianni Amelio, nella conferenza stampa tenutasi lo scorso 5 novembre ha tenuto a dire che, molto umilmente, farà di tutto per non rovinare la tradizione cinefila del festival.
Sono un po’ rientrate in effetti le promesse iniziali del neo-direttore di puntare decisamente su una prospettiva pop – anche perché di pop e di sguardi di superficie sul presente ce ne sono sin troppi -, anche se qualcosa è rimasto: una ancora non meglio precisata accoglienza per registi e ospiti che saranno introdotti in sala da bande musicali e circensi e una sottosezione del fuori concorso, Europop, in cui si mostreranno alcuni titoli di successo europei – solo quattro – con in più un esordio alla regia italiano, quello di Claudio Amendola con La mossa del pinguino, che il suo percorso in sala ancora lo deve fare. La presenza di Virzì, seguendo lo schema inaugurato da Moretti e poi proseguito da Amelio, permetterà anche un dialogo con alcuni registi italiani, da Francesca Archibugi a Antonietta De Lillo, che presenteranno i loro nuovi documentari, a Francesco Bruni, Alba Rohrwacher e Gianni Zanasi che parleranno in anteprima dei film cui stanno lavorando. [continua a leggere]