Uscite in sala 01 gennaio 2014
Cosa c’è di meglio se non iniziare l’anno con un’infornata di nuovi film da rintracciare nelle sale della propria città? Al cinema, in questo Capodanno 2014, arrivano l’atteso nuovo film di David O. Russell dopo l’apprezzato Silver Lining Playbook, l’osannato (soprattutto in patria) The Butler, Capitan Harlock, la nuova commedia di Miniero e una magione “magica” per i più piccoli. Buon anno!
AMERICAN HUSTLE – L’APPARENZA INGANNA
di David O. Russell
In attesa di capire se la nuova creatura di Russell riuscirà a convincere l’Academy e a lottare per la conquista degli Oscar, American Hustle arriva al cinema e si dimostra eccessivo, gigioneggiante, pronto a riempiere qualsiasi vuoto, a imbellettare ogni singolo fotogramma, a cercare di sviare il nostro sguardo, seducendoci con la sfacciata dicotomia vero/falso e i gli echi scorsesiani. L’industria hollywoodiana all’ennesima potenza, nel bene e nel male.
Il brillante truffatore Irving Rosenfeld e la sua seducente e scaltra complice Sydney Prosser sono costretti a lavorare per l’agente FBI Richie DiMaso. L’eccentrico DiMaso li introduce in un mondo di personaggi mafiosi del Jersey, un mondo pericoloso ma affascinante. In questo intricato intreccio tra crimine e legalità sono invischiati anche Carmine Polito, appassionato e irascibile uomo politico del New Jersey, e l’imprevedibile Rosalyn, vera e propria bomba a orologeria… [sinossi]
THE BUTLER – UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA
di Lee Daniels
Dall’altra parte dell’Atlantico hanno accolto la storia del maggiordomo Cecil Gaines con grida di giubilo [per esempio Scott Foundas su Variety]. Ma in realtà quello che resta di The Butler è un dramma storico incompleto, che emoziona a folate, che coinvolge solo di rado perché più attento a come dire le cose piuttosto che a cosa dire. Daniels vorrebbe raccontare, oltre che la tenacia e la determinazione di un uomo durante il cambiamento di una nazione, anche la storia di una famiglia, ma alla fine ciò che ottiene assomiglia molto di più a una lezione di due ore utile per un frettoloso ripasso in stile bignami.
Attraverso lo sguardo e le emozioni di Cecil Gaines si ripercorrono gli eventi e i cambiamenti della scena socio-politica americana: dall’assassinio di John F. Kennedy e di Martin Luther King, ai movimenti dei Freedom Riders e delle Black Panther, dalla Guerra del Vietnam allo scandalo del Watergate. L’impegno di Cecil con la “First Family” lo porta a trascurare la moglie Gloria e a creare tensioni con il figlio Louis, attivista nei movimenti antirazziali. [sinossi]
CAPITAN HARLOCK
di Shinji Aramaki
Leji Matsumoto è un genio, e non sarà certo questa discutibile nuova avventura di Capitan Harlock e dell’Arcadia a farci cambiare idea. Dopotutto Matsumoto qui è coinvolto solo in parte – per quanto abbia difeso il film anche accompagnandone la presentazione all’ultima Mostra di Venezia. Qui dentro in realtà del personaggio mitico, corsaro dello spazio il cui “teschio è una bandiera che vuol dire libertà” resta davvero poco. Il consiglio, una volta affrontata la visione al cinema, è di tornare a casa e godere dello splendore de L’Arcadia della mia giovinezza.
Capitan Harlock è l’unico uomo che si interpone fra la corrotta Coalizione Gaia e il tentativo di un completo dominio intergalattico da parte di quest’ultima. In cerca di vendetta contro coloro che hanno defraudato lui e l’umanità, il misterioso pirata dello spazio vaga nell’universo a bordo del suo incrociatore da battaglia, l’Arcadia, attaccando e saccheggiando con audacia le navi nemiche. Ezra, comandante della flotta di Gaia, ordina al fratello minore Logan di infiltrarsi nell’Arcadia e uccidere Capitan Harlock. Ma Logan scopre presto che a volte le cose non sono come sembrano e che la nascita di una leggenda avviene sempre per un valido motivo. Harlock spinge il suo leale equipaggio a proseguire nella rischiosissima missione di disfare i “nodi del tempo” e riportare la Terra all’epoca in cui era ancora abitata dagli uomini. È l’anno 2977 e cinquecento miliardi di profughi umani sognano di ritornare sul pianeta che ancora chiamano patria… [sinossi]
IL CASTELLO MAGICO
di Jeremy Degruson e Ben Stassen
Altra animazione d’inizio anno al cinema, ritorno dietro la macchina da presa degli autori del dittico dedicato alle avventure della tartaruga Sammy. Qui il risultato finale è assai più confortante, sia per un’animazione più curata che per una sceneggiatura che, pur non abbandonando il pubblico dei più piccoli, sembra puntare più in alto. Non memorabile, ma neanche da snobbare con troppa facilità.
Tuono, un tenero gattino abbandonato, viene accolto da un eccentrico vecchietto con la passione della magia nella sua antica dimora e ben presto entra a far parte della “famiglia” composta da giocattoli animati capitanati da un coniglio sovrappeso e un topolino molto diffidente. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando la casa non viene messa in vendita… [sinossi]
UN BOSS IN SALOTTO
di Luca Miniero
Luca Miniero torna all’annosa questione delle disparità culturali tra nord e sud della penisola. Il gioco oramai è troppo scoperto, e nonostante la verve attoriale di Paola Cortellesi e Rocco Papaleo, il tutto si dimostra macchinoso e stanco, poco divertente e mal sceneggiato. Da evitare.
Meridionale trapiantata al nord, Cristina si è costruita la famiglia perfetta insieme al marito, Michele Coso e ai due figli. Ma la sua vita viene stravolta quando apprende di dover ospitare il fratello sudista Ciro che, implicato in un processo di camorra, ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari proprio in casa Coso. [sinossi]
Ecco cosa troverete al cinema in questo primo giorno del 2014. Quale che siano le vostre preferenze tra i film citati, non ci resta che augurarvi buona visione, e ancora buon 2014!