Bif&st 2014 – Bilancio
Un Virzì pigliatutto fa incetta di premi al Festival di Bari. Sale affollate, ospiti di prestigio, focus, eventi e una pioggia di riconoscimenti a grandi della Settima Arte, arricchiscono un’edizione da record con settantamila presenze in otto giorni.
Il capitale pugliese
Con i titoli di coda di Gigolò per caso e la cerimonia di premiazione del 12 aprile cala il sipario del Teatro Petruzzelli sull’edizione 2014 del Bif&st – Bari International Film Festival, un’edizione che può contare su numeri da record in termini di presenze, con la bellezza di settantamila spettatori in otto giorni di programmazione nelle diverse location coinvolte per le proiezioni, gli eventi, gli incontri, le mostre, i focus e le lezioni di cinema. Numeri che confermano e sottolineano la crescita esponenziale di una kermesse che sta provando a ritagliarsi uno spazio importante nel saturo e caotico circuito festivaliero nazionale, rivolgendo uno sguardo anche a quello internazionale.
In un cartellone particolarmente ricco e variegato ad attirare maggiormente l’attenzione del pubblico sono state le lezioni di cinema come quelle tenute da Paolo Sorrentino e Michael Radford, ma soprattutto le cerimonie di consegna dei Federico Fellini Award for Cinematic Excellence a Ugo Gregoretti, Luis Bacalov e Andrea Camilleri. Momenti, questi, che hanno fatto da ideale controcampo alle tantissime immagini proiettate sugli schermi durante la manifestazione, a cominciare da quelle della personale dedicata a Gian Maria Volonté (un’occasione unica per riscoprire i capolavori da lui interpretati sul grande, ma anche sul piccolo schermo), per finire con quelle presentate nelle varie sezioni competitive e non.
Smaltita la cocente delusione dell’apertura biblica con Noah di Darren Aronofsky e la soporifera performance dietro la macchina da presa di Mark Jackson con il dramma intimista post-bellico War Story, il fuori concorso e le anteprime internazionali hanno poi offerto alle platee di turno opere di assoluto valore come la seconda regia di Ralph Fiennes dedicata agli ultimi anni di vita di Dickens dal titolo The Invisible Woman, il coraggiosissimo documentario d’inchiesta The Prey sulla pedofilia nella Chiesa italiana diretto dalla coppia Bellino-Luzi, oltre alle spassose commedie firmate da Turturro (Gigolò per caso), Karlsson (Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve) e Anderson (The Grand Budapest Hotel). Tra le sorprese di questa edizione meritevoli di attenzione ci piace ricordare L’amour est un crime parfait, Onirica e Les interdits, presentati nella sezione Panorama Internazionale, che ha visto trionfare Tangerines di Zaza Urushadze, al quale è andato il riconoscimento attribuito dalla giuria popolare presieduta da Francesco Bruni. Si tratta di un terzetto di pellicole che ha nella recitazione degli interpreti coinvolti e nella cura formale i punti di forza per fare breccia negli occhi e nei cuori degli spettatori.
Per quanto riguarda i documentari e i cortometraggi, i riconoscimenti assegnati dalle due giurie popolari guidate da Achille Bonito Oliva e Nicola Giuliano sono andati rispettivamente a Vito Cardaci con L’albero di Giuda e a Alessandro Stevanon per il suo America. Mentre il premio per la migliore opera prima e seconda è finito tra le mani di Pif che, con La mafia uccide solo d’estate, si è portato a casa un meritatissimo riconoscimento consegnato dal presidente di giuria Giuliano Montaldo. Chiude la carrellata sul palmares del Bif&St 2014, la sezione ItaliaFilmFest/lungometraggi, panoramica competitiva sul meglio della produzione nostrana della stagione che ha visto fare incetta di premi Paolo Virzì con la sua ultima fatica Il capitale umano, alla quale sono andati cinque premi (regia, sceneggiatura, montaggio, attore protagonista e attrice non protagonista) assegnati da una giuria composta da alcuni membri del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
A questo punto non ci resta che ricordare l’appuntamento con la prossima edizione, la settima se si conta quella zero, che si terrà a Bari dal 21 al 28 marzo 2015.
Di seguito il palmares completo:
PANORAMA INTERNAZIONALE
Premio Internazionale al miglior regista a ZAZA URUSHADZE per il suo film Tangerines
ITALIAFILMFEST/LUNGOMETRAGGI
Premio Mario Monicelli per il miglior regista a PAOLO VIRZÌ per Il capitale umano
Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore a G. ARCOPINTO per L’amministratore e per La mia classe
Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto ad ANTONIO MORABITO per Il venditore di medicine
Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura a F. BRUNI, F. PICCOLO, P. VIRZÌ per Il capitale umano
Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a VALERIA GOLINO per Come il vento
Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista a FABRIZIO GIFUNI per Il capitale umano
Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista a MATILDE GIOLI per Il capitale umano
Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a CARLO BUCCIROSSO per Song ‘e Napule
Premio Ennio Morricone per le migliori musiche a PIVIO E ALDO DE SCALZI per Song ‘e Napule
Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a GHERARDO GOSSI per Come il vento
Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a GIANCARLO BASILI per L’intrepido
Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore a CECILIA ZANUSO per Il capitale umano
Premio Piero Tosi per il miglior costumista a MARIA RITA BARBERA per Anni felici
ITALIAFILMFEST/OPERE PRIME E SECONDE
Premio Francesco Laudadio per il miglior film a PIF per La mafia uccide solo d’estate
Premio Francesco Laudadio per la miglior regia a PAOLO ZUCCA per L’arbitro
ITALIAFILMFEST/DOCUMENTARI
Premio Vittorio De Seta a VITO CARDACI per L’albero di Giuda
ARCIPELAGO/ConCorto
Premio Michelangelo Antonioni per il miglior cortometraggio ad ALESSANDRO STEVANON per America
Menzione Speciale a GIANNI GATTI per Uraniani