The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro
di Marc Webb
Secondo capitolo di una tetralogia annunciata: The Amazing Spider-Man 2 si nutre di se stesso, riciclando a pochi anni di distanza idee, icone, personaggi. Sotto i colpi potenti e costosi della sovrastruttura spettacolare viene schiacciata la scrittura. La Hollywood degli uomini in calzamaglia non ha bisogno di più soldi ma di una massiccia dose di coraggio.
Il senso del ragno
È bello essere Spider-Man. Per Peter Parker, non c’è niente di più emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un eroe, e passare del tempo con Gwen. Ma essere Spider-Man però ha un prezzo: solo Spider-Man può proteggere i suoi concittadini newyorchesi dai malvagi che minacciano la città. Con la comparsa di Electro, Peter deve affrontare un nemico molto più potente di lui. E con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn, Peter si rende conto che tutti i suoi avversarsi hanno una cosa in comune: la Oscorp… [sinossi]
Grandi poteri e grandi responsabilità. Ma anche grandi budget e grandi attese (al box office). Un sequel di un reboot è come un cane che si morde la coda, un loop che gioca la carta apparentemente facile dell’icona arcinota ma che rischia la saturazione, limite invalicabile dello sfruttamento commerciale. Fedele alle regole dei sequel, The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro di Marc Webb poggia le proprie fondamenta sullo sforzo economico, sulla moltiplicazione delle sequenze spettacolari, sulle coreografie acrobatiche, sull’impatto visivo. Ed è così che la computer grafica si estende in lungo e in largo, accompagnata dall’immancabile 3D, inchiodando lo spettatore sulla poltrona, bombardandolo fin dai primi minuti con esplosioni, scene madri, picchi emotivi, azione e distruzione. Un crescendo che raramente risulta fertile.
Prima ancora di interrogarsi sullo squilibrio tra la sovrastruttura spettacolare e quel che resta della trama e delle psicologie dei personaggi, ci si ritrova a riflettere sul senso dell’operazione Amazing Spider-Man, con i due successivi capitoli già annunciati (The Amazing Spider-Man 3 nel 2016 e The Amazing Spider-Man 4 nel 2018), accompagnati da due spin-off, Venom (2016) di Alex Kurtzman e The Sinister Six (2016) di Drew Goddard [1]. A pochi anni dalla conclusione della trilogia di Sam Raimi [2], la riscrittura di James Vanderbilt e soci non sembra aggiungere molto: il Peter Parker di Andrew Garfield è più guascone, strizza l’occhio agli adolescenti, funziona soprattutto accanto a Gwen Stacy/Emma Stone, mentre gli altri personaggi, cattivi compresi, hanno poco spazio. Electro, Green Goblin e la macchietta Aleksei Sytsevich sono cattivi poco memorabili, nonostante le potenzialità di Electro/Jamie Foxx e la sequenza del primo combattimento.
In fin dei conti, il grande limite di The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro è la sceneggiatura o, per meglio dire, il poco tempo concesso agli snodi narrativi, allo sviluppo dei personaggi. Il film avanza a strappi, a sequenze action: il convincente incipit dal ritmo serrato, con una colonna sonora tambureggiante, ansiogena come un battito cardiaco; l’inseguimento iniziale alternato alla cerimonia di diploma, in una sarabanda di incidenti e sparatorie, con tanto di bullet time quasi caricaturale; il crescendo apocalittico del primo scontro tra Electro e Spider-Man, con l’idea solo accarezzata delle dopanti luci della ribalta, del potere senza controllo e del lato oscuro che inghiotte l’anima. E via così, con qualche intermezzo romantico della coppia Garfield/Stone, che forse sarebbe piaciuta a John Hughes.
The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro si nutre di se stesso, riciclando a pochi anni di distanza idee, icone, personaggi. Con tutti i suoi limiti, L’uomo d’acciaio di Zack Snyder aveva almeno tentato di percorrere strade poco battute, di vivacizzare un supereroe monolitico e monotono. La Hollywood degli uomini in calzamaglia non ha bisogno di più soldi ma di una massiccia dose di coraggio.
Note
1. Sceneggiatore di Alias, Lost, Cloverfield, World War Z e regista di Quella casa nel bosco, Drew Goddard potrebbe portare nuova linfa agli eroi della Marvel. Guardiamo con meno speranze a Alex Kurtzman, ma speriamo vivamente di essere smentiti.
2. Spider-Man 3 è datato 2007, mentre i primi due capitoli sono del 2002 e 2004.
Info
Il sito ufficiale di The Amazing Spider-Man 2.
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Il teaser trailer di The Amazing Spider-Man 2.
- Genere: action, avventura, cinecomic, fantascienza
- Titolo originale: The Amazing Spider-Man 2
- Paese/Anno: USA | 2014
- Regia: Marc Webb
- Sceneggiatura: Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci
- Fotografia: Daniel Mindel
- Montaggio: Elliot Graham, Pietro Scalia
- Interpreti: Andrew Garfield , B.J. Novak, Bill Heck, Campbell Scott, Colm Feore, Dane DeHaan, Embeth Davidtz, Emma Stone, Felicity Jones, Helen Stern, Jamie Foxx , Jorge Vega, Louis Cancelmi, Martin Sheen, Marton Csokas, Max Charles, Michael Massee, Paul Giamatti, Sally Field, Sarah Gadon, Teddy Coluca
- Colonna sonora: Hans Zimmer, Pharrell Williams
- Produzione: Columbia Pictures, Marvel Enterprises
- Distribuzione: Warner Bros.
- Durata: 142'
- Data di uscita: 23/04/2014