Poder e impotencia, un drama en 3 actos
di Anna Recalde Miranda
In concorso in Italiana.doc al Festival di Torino, Poder e impotencia, un drama en 3 actos ripercorre le amare vicende di Fernando Lugo, ex presidente del Paraguay, costretto a dimettersi per un “golpe parlamentare”.
L’antimachiavelli
Fernando Lugo, ex vescovo della Teologia della liberazione, nel 2008 vince le elezioni in Paraguay. Dopo sessantuno anni di partito unico, trentacinque dei quali sotto la dittatura fascista di Alfredo Stroessner, la sua vittoria rappresenta il sogno di un vero, grande cambiamento. Ma la politica non è fatta per i santi, e il sogno diventa un incubo. [sinossi]
Quel che sorprende a prima vista dinnanzi a Poder e impotencia, un drama en 3 actos – presentato in Italiana.doc alla 32esima edizione del Festival di Torino – è la possibilità che ha avuto la regista Anna Recalde Miranda di documentare davvero da vicino il decorso – purtroppo amaro – della presidenza di Fernando Lugo in Paraguay. Che un capo di stato abbia avuto la disponibilità e la gentilezza di lasciarsi seguire anche in situazioni poco felici (come, ad esempio, quando viene accusato da una contadina di non avere abbastanza polso per gestire la situazione), vale se vogliamo da ulteriore dimostrazione di come Lugo, ex vescovo e teologo della liberazione, fosse una personalità eccentrica rispetto alla figura classica del politico, un anti-machiavellico quasi per antonomasia, forse per questo considerato troppo fragile per affrontare con decisione la gestione del potere.
Eletto nel 2008 e destituito con un impeachment nel 2012, vittima di un vero e proprio colpo di stato parlamentare, Lugo ha vissuto i suoi quattro anni di presidenza passando dall’entusiasmo iniziale alle prime difficoltà, per arrivare alla malattia che lo ha temporaneamente messo fuori scena e infine all’ostilità radicale dei suoi avversari politici che hanno usato delle scuse incidentali (come ad esempio una eccessiva e alquanto improbabile vicinanza con un misterioso partito armato rivoluzionario, nato proprio nel 2008) per destituirlo. Una parabola che viene descritta abbastanza dettagliatamente in Poder e impotencia e nei tre atti in cui il film è suddiviso, dall’ascesa alla caduta.
Di fronte a un materiale siffatto e al rarissimo privilegio di poter assistere da vicino ai meccanismi del potere, però Anna Recalde Miranda si lascia sfuggire l’occasione di portare fino in fondo il discorso, per via di una scarsa strutturazione del film. È soprattutto il montaggio infatti a sollevare dubbi in Poder e impotencia, un drama en 3 actos, un montaggio sfilacciato e confuso – che accumula immagini senza provare a trovare una chiave di lettura rispetto a quanto si vede – e incapace, allo stesso tempo, di cambiare ritmo in vista delle svolte nella carriera di Lugo. Probabilmente la regista, di fronte a tale materiale e di fronte anche al grande rispetto che ha nei confronti del suo protagonista, non ha voluto forzare la mano, anche solo narrativamente, prendendo posizione e/o affondando il discorso ora su un aspetto ora su un altro. Rimane perciò tutto in superficie, al cospetto di quel che finisce involontariamente per delinearsi come una piattezza emotiva, sia quando Lugo sale al potere sia quando viene deposto. E, forse, viene amaramente da concludere che, in questo particolare lavoro, la fase del montaggio sarebbe dovuta coincidere con quella dell’ “elaborazione del lutto” (la sconfitta di Lugo) e che, non essendoci stato questo passaggio, sia mancata la lucidità necessaria per fare delle scelte.
Nonostante ciò, Poder e impotencia, un drama en 3 actos ha un valore a suo modo unico, quello di mostrarci il potere che svanisce, che evapora, che passa da una mano all’altra (nel caso specifico, al vice-presidente). L’impotenza del potere – per parafrasare il titolo del film – è un qualcosa che vediamo riflessa nelle difficoltà di Lugo, nella sua fragilità fisica ed emotiva, un qualcosa che fa rabbia e addolora e che ci ricorda – in Sud America, come in Italia, come ovunque – che la democrazia è una conquista faticosa e a volte, nonostante tutti gli sforzi individuali e collettivi che si fanno, impossibile da difendere.
Info
La scheda di Poder e impotencia, un drama en 3 actos sul sito del Torino Film Festival
- Genere: documentario
- Titolo originale: Poder e impotencia, un drama en 3 actos
- Paese/Anno: Francia, Italia, Paraguay | 2014
- Regia: Anna Recalde Miranda
- Fotografia: Anna Recalde Miranda, Nicola Grignani
- Montaggio: Andrea Gandolfo, Anna Recalde Miranda, Glenn Felix
- Produzione: Blackmoon Productions, La compagnie des Phares et Balises
- Durata: 100'