L’uomo per bene – Le lettere segrete di Heinrich Himmler
di Vanessa Lapa
Sulla scia delle migliori opere di found footage, L’uomo per bene si avvale di quegli straordinari documenti che sono i diari riesumati di Himmler. Un nuova riflessione sulla banalità del male.
Springtime for Himmler and Germany
Il 6 maggio del 1945 i soldati dell’armata americana occuparono la casa di famiglia degli Himmler a Gmund, in Germania, dove furono scoperte centinaia di lettere private, documenti, diari e fotografie. Dalla lettura di questo materiale è nato un film che svela i pensieri nascosti, gli ideali, i piani e i segreti del comandante delle SS, l’architetto della Soluzione Finale Heinrich Himmler. Il tutto grazie a rarissimi filmati, spesso mai visti prima, tratti da 151 fonti di 53 diversi archivi dislocati in 13 paesi del mondo. [sinossi]
La banalità del male è sempre quella. Quella che Hannah Arendt aveva teorizzato a proposito del processo ad Adolf Eichmann. Per quanto straordinari siano i documenti privati di Himmler, che il film mette in scena abbinandoli a filmati di repertorio, pure notevoli, trovati negli archivi di tutto il mondo, la conclusione non può che essere quella. Così scopriamo che la figlia del SS-Obersturmbannführer, Gudrum Himmler, riferiva della sua visita al campo di sterminio di Dachau come di una piacevole e sollazzevole giornata accolta affabilmente dai responsabili del lager a prendere il tè nel grande giardino che fa parte della struttura. Così scopriamo un Heinrich Himmler incorruttibile che sostiene con convinzione e orgoglio come nessuno si sia arricchito con le enormi ricchezze confiscate agli ebrei, devolute al bene del Reich (cosa peraltro smentibile come anche nel soggetto del film Il treno). Così scopriamo un Himmler bambino patriota, che sembra uscito da Il nastro bianco di Haneke. Il bildungsroman di un adolescente, la cui formazione passerà anche per il disgusto della lettura di Oscar Wilde per la trattazione del tema dell’omosessualità da parte dello scrittore inglese. Lo vedremo invaghirsi anche di una bella ragazza ebrea, cercando di superare per l’occasione l’antisemitismo. Vedremo poi l’Himmler ormai a capo delle SS definire i suoi agenti come delle persone per bene.
La regista Vanessa Lapa svolge il suo compito con estrema diligenza, con l’approccio di guardare in faccia al male, di fornire il punto di vista dei carnefici per capire il loro percorso umano, cosa li ha fatti diventare quelle figure tragiche della Storia. La Lapa costruisce un nuovo capitolo per cercare di capire una delle tragedie della storia dell’umanità, per cercare di rispondere ai tanti interrogativi che questa ancora oggi pone. Il contrasto di un paese e della sua cultura, che ha prodotto i più grandi musicisti e filosofi, ma che ha saputo essere così grande anche nel male. La riflessione, di Adorno e Horkheimer, su come una tale barbarie possa rientrare in una tendenza propria del pensiero occidentale.
Il lavoro della regista è stato certosino, durato ben otto anni, nella ricerca meticolosa dei filmati di repertorio, e nella ricostruzione di una traccia sonora. Possiamo dire che ha svolto bene il compito, con grande dedizione e cura. Le manca però, oltre che l’originalità, la forza dirompente e quella scintilla di genio propria dei grandi autori di found footage, dei Gianikian-Ricci Lucchi, o dell’Harun Farocki di Respite, dove proponeva un filmato promozionale di un campo di concentramento, nel quale la vita al suo interno veniva raccontata come idilliaca, allietata dalla musica delle orchestrine. Ma va da sé che ogni contributo di memoria e di analisi storica, comunque frutto di un lavoro intenso e di una volontà forte, non possa che essere lodato.
Info
Il trailer de L’uomo per bene.
- Genere: documentario, storico
- Titolo originale: Der Anständige
- Paese/Anno: Austria, Israele | 2014
- Regia: Vanessa Lapa
- Sceneggiatura: Ori Weisbrod, Vanessa Lapa
- Fotografia: Jeremy Portnoi
- Montaggio: Noam Amit, Sharon Brook
- Interpreti: Antonia Moretti, Florentín Groll, Lenz Moretti, Lotte Ledl, Pauline Knof, Sophie Rois, Tobias Moretti
- Colonna sonora: Daniel Salomon, Jonathan Sheffer
- Produzione: Medienwerkstatt Wien, Realworks
- Distribuzione: Nexo Digital
- Durata: 94'
- Data di uscita: 27/01/2015
