Uscite in Sala 22 gennaio 2015
Visto che ci si avvicina alla notte degli Oscar, oltre alla Moore malata di Alzheimer, ecco che torna in sala Boyhood di Richard Linklater, uno tra i favoriti per la conquista delle statuette più ambite. Con loro anche la Archibugi prodotta da Virzì e il redivivo Keanu Reeves…
BOYHOOD
di Richard Linklater
Come, vi siete persi uno dei film più chiacchierati, discussi, amati, appassionati del 2014? Nessun problema, ecco che torna bel bello in sala in attesa di scoprire se e quanti Oscar agguanterà. Per (ri)vederlo più e più volte…
Undici anni di vita del giovane Mason, dalle elementari ad Austin fino al college. Con lui, la vita quotidiana della sua sorella maggiore, dei loro genitori divorziati, e di amici e conoscenti. Sullo sfondo il Texas, terra di infinite contraddizioni… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=oONTvACrOug[/youtube]
STILL ALICE
di Richard Glatzer, Wash Westmoreland
A parte la apprezzabile performance di Julienne Moore, che i bookmaker danno per favorita per la conquista dell’Oscar, c’è poco di realmente interessante in questo drammone medico, che affronta l’Alzheimer sfruttando tutti i cliché possibili e immaginabili. Non resterà a lungo nella memoria cinefila, questo è certo.
Alice Howland è una donna alla soglia dei cinquant’anni, orgogliosa degli obiettivi raggiunti. È un’affermata insegnante di linguistica alla Columbia University e ha una solida famiglia, composta dal marito chimico e da tre figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati. Ma improvvisamente la sua vita cambia quando le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer. Diventa una donna fragile e indifesa, anche agli occhi della famiglia che l’ha sempre vita come un pilastro… [Sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=9WQ0f1Y2NKQ[/youtube]
DIFRET – IL CORAGGIO PER CAMBIARE
di Zeresenay Mehari
L’esordiente etiope Zeresenay Berhane Mehari dirige un’opera di impegno civile, modellata sui classici statunitensi di qualche decennio fa, che affianca al vigore divulgativo un occhio sempre attento al ritmo e alla fruibilità. Nulla di particolarmente imperdibile, ma una visione comunque interessante.
In un villaggio nei dintorni di Addis Abeba, la quattordicenne Hirut viene rapita e violentata dall’uomo che ha deciso di prenderla in moglie. La ragazzina, in un tentativo di fuga, uccide il suo rapitore, e viene così incriminata: a difenderla, l’avvocato Meaza Ashenafi dell’associazione ANDENET, che assiste donne in difficoltà. Ma nel villaggio di Hirut, in cui la pratica del rapimento a scopo di matrimonio è molto comune, tutti sono contro di lei… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=uNuuokn7J-o[/youtube]
IL NOME DEL FIGLIO
di Francesca Archibugi
Tornata alla regia dopo cinque anni, Francesca Archibugi trae spunto da una recente e fortunata commedia francese, riadattandone il soggetto, senza grossi affanni, al contesto sociale (e cinematografico) nostrano. L’impressione è che sarebbe stato lecito aspettarsi un lavoro più personale, ma c’è comunque di molto peggio. Produce Paolo Virzì.
Una cena che sarà occasione di inaspettati scontri (para)familiari: Betta e Sandro, rispettivamente insegnante di liceo e professore universitario precario, ospitano il fratello di lei Paolo, agente immobiliare, sua moglie Simona, autrice di un best-seller piccante, e il comune amico Claudio, musicista. La miccia che darà fuoco alle polveri: il nome del bambino atteso da Paolo e Simona… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=3ZNLd7DWhCE[/youtube]
PERFIDIA
di Bonifacio Angius
Dopo una serie di proiezioni ad hoc arriva ufficialmente in sala l’interessante opera seconda del sardo Bonifacio Angius, già apprezzata lo scorso agosto a Locarno, dove era stato inserito in concorso. Un lavoro doloroso e dominato da una cupezza tutt’altro che gratuita, caratterizzato da dialoghi spesso ben scritti.
Alla morte della moglie, Peppino si trova a fare i conti con Angelo, suo figlio, che nonostante sia già un uomo di 35 anni vive ancora in casa, senza un lavoro e senza una fidanzata. Angelo trascorre le sue giornate in uno squallido bar di periferia, sognando ad occhi aperti la più banale normalità. Peppino, che sente di avere i giorni contati, prova ad avvicinarsi al figlio, spingendolo all’azione. In un inverno grigio e desolante, alle loro solitudini fanno eco le litanie trasmesse dalla radio e le continue notizie di una crisi economica senza via d’uscita. [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=V-dr6tlFuPE[/youtube]
JOHN WICK
di Chad Stahelski, David Leitch
Un disastro su tutta la linea, questo action che serve solo a donare nuova linfa a Keanu Reeves. Un po’ poco, decisamente, per giustificare un’operazione così sciatta, prevedibile, mal scritta e in fin dei conti inutile.
Dopo l’improvvisa morte della moglie, John Wick riceve dalla donna un ultimo regalo: un cucciolo di beagle accompagnato da un biglietto che lo esorta a non dimenticare mai come si fa ad amare. Ma il sadico Iosef Tarasof, che si scoprirà essere il figlio del boss Viggo Tasarov per cui una volta Wick lavorava, irrompe a casa sua, con i suoi scagnozzi, per rubargli la preziosa auto d’epoca, picchiandolo e uccidendo il cagnolino. La banda non sa però di aver risvegliato uno dei più crudeli assassini che la malavita abbia mai conosciuto! E la vendetta sarà tremenda… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=RllJtOw0USI[/youtube]
In una settimana ricca di titoli, val la pena ricordare che escono anche Mateo (2014) di Maria Gamboa, Piccoli così (2014) di Angelo Marotta, Sei mai stata sulla luna? (2015) di Paolo Genovese e Minuscule – La valle delle formiche perdute (2013) di Hélène Giraud e Thomas Szabo. Buona visione