Uscite in Sala 26 marzo 2015
Nonostante esca solo il 31 marzo e il 1 aprile, questa è senza dubbio la settimana de L’altra Heimat di Edgar Reitz. Per il resto la Ramazzotti che uccide (chissà) Napoleone, le radio libere, un polar e una commedia d’Oltralpe e un Zhang Yimou sempre più in crisi…
L’ALTRA HEIMAT – CRONACA DI UN SOGNO
di Edgar Reitz
Ancora l’Hunsrück, ancora la famiglia Simon. Ma stavolta siamo nel cuore del Diciannovesimo Secolo… Die andere Heimat è la cronaca di uno struggimento senza fine, dominato da uno strapotere visivo che come sempre lascia senza fiato. Sarà in sala solo per due giorni, il 31 marzo e il 1 aprile, ma per nessuna ragione al mondo deve venirvi l’idea di perderlo. Un capolavoro.
A metà del XIX secolo centinaia di migliaia di europei emigrarono in America del Sud nel tentativo disperato di sottrarsi alle carestie, alla povertà e al dispotismo che dominavano i loro paesi. Il loro motto era: “Qualunque sorte è migliore della morte”. Die andere Heimat è un dramma familiare e una storia d’amore ambientata sullo sfondo di questa tragedia dimenticata. Il film si incentra su due fratelli consapevoli del fatto che solo i loro sogni potranno salvarli. Il più giovane, Jakob, legge tutti i libri su cui riesce a mettere le mani e sogna di lasciare il suo villaggio, Schabbach, per vivere avventure in un continente sconosciuto. Il ragazzo studia le lingue dei nativi sudamericani e tiene nota dei suoi eroici tentativi di spingersi oltre i confini delle campagne dello Hunsrück in un diario stupefacente, che non solo racconta la sua storia, ma rispecchia le aspirazioni e le filosofie di un’intera epoca. Chiunque incontri Jakob è trascinato nel vortice dei suoi sogni: i suoi genitori, il suo bellicoso fratello Gustav e soprattutto Henriette, l’avvenente figlia di un intagliatore di gemme caduto in disgrazia. Il ritorno di Gustav dal servizio militare è destinato a mandare in frantumi il mondo di Jakob e il suo amore per Henriette. [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ZhJkrIM3iek[/youtube]
HO UCCISO NAPOLEONE
di Giorgia Farina
C’è ancora chi riesce, in Italia, a proporre commedie in grado di uscire dagli schemi usurati della produzione. Giorgia Farina, dopo l’interessante esordio, rincara la dose e regala al pubblico un’opera non esente da difetti ma viva, sincera, ben scritta e strutturata. Merita uno sguardo, senza pregiudizi di sorta.
Nel giro di ventiquattrore la vita di Anita, single e brillante manager in carriera, viene spazzata via da un uragano di guai. Il lavoro, l’amore, il futuro, tutto in macerie nel giro di un giorno. Anita si ritrova seduta sull’altalena di un parco giochi licenziata in tronco e incinta del suo capo, suo amante clandestino, sposato e padre di famiglia. Ma Anita è come un sofficino congelato, per conservarsi si è fatta fredda, glaciale. Senza scendere a compromessi, pretende che tutto torni come prima, il suo lavoro, la sua vita, la sua libertà di single senza figli. E perché questo accada è necessario ordire un piano di vendetta raffinata e senza scrupoli… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=pTq80D-d-t8[/youtube]
FRENCH CONNECTION
di Cédric Jimenez
È un’opera seconda anche quella di Cédric Jimenez, ma si muove nel campo del noir e del polar francese, con l’occhio che si muove sempre in direzione di Hollywood e della lezione impartita da Martin Scorsese. Il risultato, pur con qualche guizzo, finisce però per deludere, incanalato in un “romanzo criminale” già visto e privo di identità.
Marsiglia, 1975. Pierre Michel, giovane magistrato appena arrivato da Metz con moglie e figli, viene incaricato di un’inchiesta sul crimine organizzato. Appena insidiatosi decide di attaccare la cosiddetta French Connection, un’organizzazione mafiosa che esporta eroina in tutto il mondo. Rifiutandosi di dare ascolto a chi lo invita alla cautela, Pierre s’imbarca in una crociata personale contro il leggendario e intoccabile padrino Gaetan Zampa, ma deve rendersi conto che se vuole ottenere dei risultati deve cambiare tattica… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=xBfVS770934[/youtube]
ONDE ROAD
di Massimo Ivan Falsetta
Le radio libere hanno segnato in maniera indelebile lo sviluppo dell’etere in Italia a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Il racconto di Falsetta, che si svolge per gran parte in Calabria, si muove tra documentario e sci-fi a basso costo, dimostrando ben più di un’idea. Peccato che non tutti i nodi vengano al pettine, e che alcune scelte si muovano nella direzione più facile, ma viene comunque naturale difendere un prodotto così sincero e “piccolo”.
Awanagana, speaker storico di Radio Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker, nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara Bi a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa. Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati con alieni e un finale persino oltreoceano, a New York… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=x4Gq78Mfq5s[/youtube]
L’ULTIMO LUPO
di Jean-Jacques Annaud
Il cinema di Jean-Jaques Annaud annaspa senza via d’uscita da tempo immemore. Una storia come quella che potete leggere nella breve sinossi qui sotto è perfetta per rinnovare una volta di più un ingranaggio rotto. Risultato raggiunto, purtroppo.
Chen Zhen, un giovane studente di Pechino, viene inviato nelle zone interne della Mongolia all’interno di una tribù nomade di pastori. A contatto con una realtà diversa dalla sua, Chen scopre di essere lui quello che ha molto da imparare sulla comunità, sulla libertà ma specialmente sul lupo, la creatura più riverita della steppa. Sedotto dal legame che i pastori hanno con il lupo e affascinato dall’astuzia e dalla forza dell’animale, Chen un giorno trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Il forte rapporto che si crea tra i due sarà minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare, a qualunque costo, tutti i lupi della regione… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=O9FZNJZM7OE[/youtube]
LA FAMIGLIA BELIER
di Eric Lartigau
I grandi difensori delle commedie francesi e dell’intelligenza del pubblico di Parigi e dintorni dovrebbero analizzare con maggiore attenzione i risultati al botteghino dei “cugini”; Quasi amici, successo senza precedenti della cinematografia transalpina, era già un prodotto inerte e privo di qualità, e ora la storia si ripete con la commedia di Lartigau. Furbizia, costruzione a tavolino, mancanza totale di qualsivoglia sincerità. Se è questo che volete dal cinema, accomodatevi.
Nella famiglia Bélier, sono tutti sordi tranne Paula, che ha sedici anni. Nella vita di tutti i giorni, Paula svolge il ruolo indispensabile di interprete dei suoi genitori, in particolare nella gestione della fattoria di famiglia. Un giorno, incoraggiata dal suo professore di musica che ha scoperto che possiede un dono per il canto, decide di prepararsi per partecipare al concorso canoro di Radio France. Una scelta di vita che per lei comporterebbe l’allontanamento dalla sua famiglia e l’inevitabile passaggio verso l’età adulta… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=UOHtcFR4nfw[/youtube]
LETTERE DI UNO SCONOSCIUTO
di Zhang Yimou
Zhang Yimou recupera alla causa Gong Li e le affida il ruolo di una madre malata d’amnesia: Coming Home è un melodramma grossolano che pone maliziosamente sullo sfondo la Rivoluzione Culturale. Fuori concorso a Cannes e ora in sala con il titolo di Lettere di uno sconosciuto. Evitatelo con cura. Con molta cura.
Lu Yanshi, prigioniero politico, è liberato alla fine della Rivoluzione Culturale. Ma, quando può finalmente tornare a casa, scopre che la moglie soffre d’amnesia. Lei non lo riconosce e ogni giorno attende il ritorno del suo uomo alla stazione, senza comprendere che lui è lì al suo fianco… [sinossi] [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=jMkaK_66_u4[/youtube]
In questa settimana escono anche La terra dei santi (2014) di Fernando Muraca e il film d’animazione Home – A casa (2015) di Tim Johnson. Buona visione!