I corti della Quinzaine su Festival Scope
Da oggi, primo giugno, e fino a domenica 17 è possibile vedere gratuitamente online su Festival Scope una ampia selezione di cortometraggi proiettati alla scorsa edizione della Quinzaine des réalisateurs. Tra questi anche quattro corti del progetto The Factory, dedicato quest’anno alla Tunisia.
Come con la Semaine de la Critique, si conferma la collaborazione tra Festival Scope e Quinzaine des réalisateurs, dato che da oggi primo giugno e fino a domenica 17 sarà possibile vedere gratuitamente online proprio su Festival Scope un’ampia selezione dei cortometraggi programmati alla scorsa edizione della Quinzaine, giunta quest’anno al compimento del suo cinquantenario.
Come al solito la procedura è estremamente semplice: basta accedere a questo link e creare un account gratuito per vedere i film – che non potranno essere rivisti.
I cortometraggi disponibili su Festival Scope, selezionati tra quelli proposti dalla Quinzaine 2018, sono i seguenti:
La cruces di Nicolas Boone (29′, Spagna), in cui si seguono alcuni degli abitanti di un quartiere di Bogotà, posando così lo sguardo su un mondo fatto di violenza ma anche di speranza e di gioia.
La nuit des sacs plastiques di Gabriel Harel (18′, Francia), dove si racconta la storia di Agathe, 39 anni, la cui unica ossessione è quella di avere un figlio. Quando la donna ritrova un suo ex e cerca di convincerlo a concepire con lei un bambino, delle buste di plastica prenderanno vita mettendo sotto attacco la città in cui i due vivono.
The Orphan di Carolina Markowicz (15′, Portogallo), storia di Jonathas, orfano adottato e poi rimandato a casa per via dei suoi comportamenti effemminati.
Basses di Félix Imbert (23′, Francia), che racconta la vicenda di Logan, il quale si unisce al suo migliore amico Théo, andandolo a prendere all’uscita da una clinica psichiatrica e unendosi a lui in un rave party.
La chanson di Tiphaine Raffier (31′, Francia), in cui l’amicizia fra tre amiche che partecipano a un concorso viene messa in discussione quando una di loro decide di mettersi a scrivere in solitudine delle canzoni.
L’arbre et la pirogue di Sébastien Marques (25′, Francia), vincitore del premio alla sceneggiatura nel 2017, il Prix Océans assegnato dalla Quinzaine, il film è stato presentato in anteprima mondiale quest’anno – sempre alla Quinzaine – e racconta la storia di una tribù della Nuova Caledonia le cui tradizioni vengono sconvolte dall’arrivo della televisione.
The Tunisia Factory (60′, Tunisia), progetto annuale promosso dalla Quinzaine in cui quattro registi di un paese – in questo caso la Tunisia, per l’appunto – vengono chiamati a realizzare un cortometraggio in 5 settimane da scrivere insieme a quattro registi provenienti da altri paesi, per un totale di quattro corti co-scritti e co-diretti a quattro mani.
I corti tunisini, presentati sempre alla Quinzaine e proposti in un unico blocco della durata di 60′ su Festival Scope, sono questi:
Omertà di Mariam Al Ferjani e Mehdi Hamnane: alcuni ragazzi decidono di celebrare l’ultima notte di Donia in Tunisia, prima del suo trasferimento in Francia per studiare. Al mattino, uno di loro non si trova più.
Blues s’ Leila di Mohamed Ismail Louati e Fateme Ahmadi: Leila decide di abortire, ma al momento di entrare in clinica si trova incontro a delle difficoltà inaspettate.
L’oiseau bleu di Rafik Omrani e Suba Sivakumaran: una notte a l’Oiseau bleu, famoso ristorante sul mare a Tunisi in cui si muove la sua caratteristica fauna, dal misterioso proprietario Imen alla sua fedele compagna Moudir, passando per il playboy Ferid… Il tutto condito da pesce, cous-cous e musica.
Best Day Ever di Anissa Daoud e Aboozar Amini: una casa, un pomeriggio, un fraintendimento, quattro punti di vista…
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