Across Asia Film Festival 2018
In corso a Cagliari fino al 10 dicembre, la manifestazione Across Asia Film Festival, dedicata al cinema indipendente del Sudest asiatico, arrivata alla quinta edizione, con la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda.
Quest’anno l’Across Asia Film Festival, che si tiene a Cagliari fino al 10 dicembre, prende il titolo Ghosts Of Asia che richiama da un lato alle tante tradizioni di fantasmi del folklore dei vari paesi asiatici, puntualmente riversate nel cinema, dall’altro a quella normalità del sovrannaturale che ancora permea molte culture, pensiamo solo al cinema di Apichatpong Weerasethakul. Ma i fantasmi sono anche i film invisibili, quelli ostracizzati dalla censura perché scomodi, che trattano tematiche politiche, del lavoro, dei diritti umani, di tematiche LGBT.
In questo 2018 gli ospiti saranno il regista thailandese scomodo Thunska Pansittivorakul, l’eclettico regista filippino Khavn De La Cruz, arrivato ora a collaborare con Alexander Kluge per Happy Lamento, la sceneggiatrice e produttrice di Khavn Achinette Villamor, vincitrice del FAMAS Awards 2018, il regista e danzatore butoh Masaki Iwana di cui verrà proiettato il film Charlotte Susabi.
Oltre a Khavn, omaggiato con alcune sue opere, le Filippine saranno rappresentate da Nervous Translation di Shireen Seno, che sta circolando ora per numerosi festival. Khavn si esibirà anche in concerti e performance tra cui la sonorizzazione di A Page of Madness, il capolavoro del cinema muto giapponese, di Teinosuke Kinugasa, evento di grande interesse anche se sarà difficile sentire una partitura musicale diversa da quella scelta dal regista dopo il ritrovamento della pellicola.
E per il Giappone sarà presentato anche l’immenso Killing di Shinya Tsukamoto, passato all’ultima Venezia. Da Singapore poi il film trionfatore dell’ultima Locarno, A Land Imagined di Yeo Siew Hua.
Grande spazio al cinema thailandese. Verranno presentati Homogeneous Empty Time, Supernatural, The Terrorists di Pansittivorakul che terrà una masterclass, e poi Manta Ray di Phuttiphong Aroonpheng, che dopo la vittoria a Orizzonti sta girando anch’esso per molti festival.
Prevista anche una Carta Bianca ad Apichatpong Weerasethakul, una selezione di film in formati misti realizzata espressamente per il Festival dal regista. La Thailandia è poi il filo conduttore per un discorso culturale più ampio che si collega al centesimo anniversario della fondazione del Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu, che organizza un percorso di videoarte che vedrà protagonisti gli artisti thailandesi Jakrawal Nilthamrong e Taiki Sakpisit.
COMMENTI FACEBOOK