L’immagine e la parola 2019
Esploratori inesausti è il titolo de L’immagine e la parola 2019, ‘spin off’ primaverile del Locarno Festival che si tiene dal 29 al 31 marzo, con Béla Tarr protagonista assoluto di questa edizione.
Dedicata ai maestri e ai discepoli, al loro scambio reciproco, L’immagine e la parola 2019, che si tiene dal 29 al 31 marzo nell’unico spazio rinnovato del GranRex, storica sede delle retrospettive locarnesi, giunge quest’anno alla settima edizione, mantenendo il suo carattere multidisciplinare e cercando dunque ponti tra varie forme d’arte. Curata da Daniela Persico, la manifestazione primaverile del Locarno Festival segna anche con l’occasione il battesimo della nuova direttrice del festival svizzero, Lili Hinstin.
Protagonista assoluto di questa edizione dunque è Béla Tarr, il cui cinema si è fondato su immagini magnetiche, mesmeriche, ma pure con un’importante base letteraria dovuta al suo connubio con lo scrittore László Krasznahorkai. Il regista ungherese che ha ormai appeso la macchina da presa al chiodo, presenterà due sue opere, Le armonie di Werckmeister e l’ultimo film Il cavallo di Torino, e sarà in residenza sul territorio nei giorni successivi alla manifestazione per tenere il workshop Mountains–Loneliness–Desire, dal quale scaturirà un film, girato sulle montagne locarnesi, insieme a una decina di giovani filmmaker svizzeri e internazionali. Il progetto è ideato da Locarno Film Festival e CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) con il supporto della Ticino Film Commission.
La parte del cinema prosegue con un omaggio a Bernardo Bertolucci, che vede la proiezione di Io e te, introdotto da Paolo Mereghetti e dal montatore del film Jacopo Quadri. Quest’ultimo terrà pure una masterclass. Proprio il grande montatore farà da trait d’union tra cinema e teatro, portando il documentario Gli indocili, già presentato in anteprima al Trieste Film Festival, realizzato, sotto la sua egida, da Ana Shametaj. Documentario focalizzato sullo storico gruppo teatrale di ricerca, il Teatro Valdoca di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, la drammaturga poetessa, pure grande ospite de L’immagine e la parola dove proporrà il rito sonoro Bello mondo.
Infine il festival propone, nello spazio per ragazzi, il bellissimo anime Mirai di Mamoru Hosoda, già passato a Cannes.
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