Doclisboa 2019
Doclisboa 2019 segna l’ultima edizione del festival portoghese sotto l’egida di Cíntia Gil; dal 17 al 27 ottobre a Lisbona il meglio del cinema documentario (e non solo) presso il Culturgest e altre sale cittadine.
Annunciato il programma completo di Doclisboa, una delle più ricche manifestazioni di documentari, e non solo, arrivata all’edizione numero 17, che si terrà, presso la sede centrale del Culturgest e in varie sale cittadine, dal 17 al 27 ottobre, sotto la direzione artistica, unica, di Cíntia Gil, nell’ultimo anno del suo mandato. Come sempre il programma di Doclisboa si presenta ricco, potendo contare su 303 film suddivisi nelle numerose sezioni: International Competition, National Competition, New Visions, From the Earth to the Moon, Heart Beat, retrospettiva Jocelyne Saab, retrospettiva The Rise and Fall of the Wall – The Cinema of East Germany, Cinema of Urgency, Green Years e Doc Alliance. Ad aprire e chiudere l’edizione di quest’anno, due opere già in concorso a Locarno: Longa noite di Eloy Enciso, che con uno stile da straniamento straubiano evoca gli anni bui della guerra civile e del Franchismo nella campagna galiziana; e Technoboss di João Nicolau, parabola di vita di un uomo di mezza età nello stile stralunato tipico del regista.
Il concorso internazionale vede la partecipazione di 14 opere, provenienti da 11 territori diversi, in buona parte prime mondiali o internazionali. 11 opere invece fanno parte della competizione portoghese, tra prime mondiali e nazionali. Tra queste ultime alcuni film che già si sono fatti notare in altre manifestazioni, come Prazer, Camaradas! di José Filipe Costa, che rievoca in una forma originale, la rinascita del paese dopo la rivoluzione dei garofani, Raposa di Leonor Noivo, che affonda il dito nella piaga di uno dei peggiori disturbi mentali, come l’anoressia. Nella sezione New Visions, Doclisboa propone opere che affrontano e mettono in discussione la contemporaneità, con tematiche di stretta attualità come le nuove frontiere e i confini, le barriere nuove che vengono erette. In questa edizione si prevede un omaggio a Barbara Hammer, la storica filmmaker sperimentale pioniera del queer cinema, scomparsa quest’anno, e gli ultimi film di Alain Cavalier e James Benning. I filmmaker ospiti di questa sezione sono il libanese Ghassan Salhab e la canadese Sofia Bohdanowicz. Sempre in New Visions, nelle varie sottosezioni, il corto di Teresa Villaverde Six Portraits of Pain, Demons di Daniel Hui, Serpentarius di Carlos Conceição, Wang Bing, tendre cinéaste du chaos chinois di Dominique Auvray, il documentario sul regista cinese, e Danses macabres, squelettes et autres fantaisies di Pierre Léon e Rita Azevedo Gomes, e To End God’s Judgement, un corto dove sarà possibile ascoltare la voce di Antonin Artaud dal suo radiodramma del 1947. [continua a leggere]
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