Better Days
di Derek Tsang
Duro apologo sul bullismo, Better Days di Derek Tsang è un teen movie doloroso e struggente sulla violenza come iniziazione alla vita adulta. Nomination all’Oscar 2021 e Gelso d’Oro al FEFF 2020.
Bulli & bulle
Nian si sta preparando per l’esame di ingresso all’università dove la concorrenza tra studenti è fatale e il bullismo fa una vittima, che si getta nel vuoto nel cortile della scuola. Nian diviene l’oggetto delle attenzioni delle bulle e mentre il test si avvicina la sua unica speranza è il teppistello Bei, che diventa il suo custode. [sinossi]
Per i vicoli bui ritagliati nella verticalità indifferente dei grattacieli, nei sottopassaggi, tra le mura domestiche e nella luminosità così poco accogliente di un’aula scolastica, è sempre la paura ad accompagnare i giovani protagonisti di Better Days (Shaonian de ni) di Derek Tsang, doloroso e struggente apologo sulla violenza come iniziazione alla vita adulta. Rappresentante honkonghese nella cinquina degli Oscar 2021 per il miglior film straniero e premiato con il Gelso d’Oro al FEFF 2020, Better Days mescola melodramma familiare, racconto di formazione, poliziesco e dramma carcerario per denunciare la violenza costante in cui sopravvivono, studiano, amano e crescono degli “angeli perduti” vittime di un sistema coercitivo e competitivo, scolastico e poliziesco, specchio di una società cinese contemporanea votata al mito del successo. Una società dove l’alternativa è una sola: essere il predatore o la preda.
Studiosa e responsabile, Chen Nian (Zhou Dongyu) si sta preparando al test di ammissione all’università, mentre si prende cura della giovane madre, che sbarca il lunario, al limite della legalità, vendendo maschere di bellezza prive di efficacia. Dopo essere stata testimone del suicidio di una compagna bullizzata, lanciatasi nel vuoto proprio del cortile della scuola, Nian diventa preda delle attenzioni violente dell’altolocata prima della classe Wei Lai (Ye Zhou) e della sua gang di seguaci. L’incontro con Xiao Bei (Jackson Yee), teppista di strada a sua volta frequente oggetto di pestaggi notturni, cambierà per sempre l’esistenza della ragazza.
Aggressioni improvvise, pallonate in palestra, umiliazioni che si fanno pubbliche grazie ai filmati postati sui social media, non riescono a intaccare il desiderio di riscatto di Nian, che si rifugia costantemente nello studio e nel sogno di approdare all’università di Pechino. La ragazza cerca inizialmente il supporto della legge e denuncia la situazione al giovane poliziotto Zheng Yi (Fang Yin), ma le indagini non portano a nulla, e allora l’unica possibilità di sopravvivenza diventa per lei la protezione del teppistello Bei, con il quale instaurerà un legame sempre più indissolubile, consacrato da quella violenza che pervade le loro vite e il loro rapporto con la società civile. Quando poi Wei Lai viene ritrovata cadavere in una scarpata, la situazione si complica e racconto cambia registro, trasformandosi in un serrato interrogatorio che mette sotto torchio i principali indiziati: Chen Nian e Xiao Bei.
Tratto dal romanzo di Jiu Yuexi Shàonián de nǐ, rúcǐ měilì Better Days trascina lo spettatore al fianco dei suoi protagonisti, schiacciati da un destino di sconfitta contro il quale lottano costantemente. Il regista Derek Tsang isola i loro volti dal contesto, li pedina lungo i percorsi urbani, specie quelli notturni, costruendo uno stato di tensione che non ha mai sosta, se si eccettuano i fugaci momenti di liberatoria esuberanza adolescenziale che caratterizzano il sorgere del loro legame. Per loro che vorrebbero “salvare il mondo” (questa la toccante utopia di Chen Nian), la società prevede dei rituali di iniziazione feroci, a ogni livello: dal microcosmo scolastico, così “militarizzato”, al sottobosco denso di pericoli della piccola criminalità, senza tralasciare poi le difficili situazioni familiari che, tra madri imbroglione e patrigni violenti, non offrono loro alcun riparo. In tal senso Better Days si configura come un severo atto d’accusa nei confronti della società cinese contemporanea, competitiva, aggressiva, deterministica, poco propensa a lasciare spazio e respiro a chi non riesce ad adeguarvisi.
La commistione di generi che spazia dal melò all’apologo tragico, dal poliziesco-processuale al teen-movie sentimentale, rinvigorisce costantemente il racconto costellandolo di colpi di scena e inversioni di registro, mentre il centro di gravità intermittente è il volto spaurito e tenero della protagonista Zhou Dongyu. Si registra, va detto, qualche eccesso, proprio nel percorso della ragazza, scandito da numerosi pestaggi e varie angherie, con un quantitativo eccessivo di scene che vanno a chiosare sul suo volto in lacrime. Ciò nonostante, quel che emerge con forza e colpisce duro allo stomaco, è quel senso di perdita dell’innocenza – dei protagonisti così come di una società che rifiuta le loro fragilità – con cui il film si apre e si chiude, rimpiangendo quel “parco giochi” (playground) edenico, metafora di un’infanzia serena e spensierata che forse non ha mai avuto luogo.
Info:
Il trailer di Better Days e degli altri film inclusi nel progetto FEFF on Tour
- Genere: drammatico
- Titolo originale: Shaonian de ni
- Paese/Anno: Hong Kong | 2019
- Regia: Derek Tsang
- Sceneggiatura: Lam Wing-sum, Li Yuan, Xu Yimeng
- Fotografia: Yu Jin-pin
- Montaggio: Zhang Yibo
- Interpreti: Huang Jue, Jackson Yee, Wu Yue, Yin Fang, Zhang Yao, Zhang Yifan, Zhou Dongyu, Zhou Ye
- Colonna sonora: Varqa Buehrer
- Produzione: China Wit Media, Fat Kids Production, Goodfellas Media, He Nan Dian Ying Dian Shi Zhi Zuo Ji Tuan, Shooting Pictures, Tianijn Xiron Entertainment, We Pictures
- Distribuzione: Tucker Film
- Durata: 139'
- Data di uscita: 02/07/2021
