Lucas
di David Seltzer
Sovente dimenticato anche dagli appassionati – o supposti tali – del teen-movie, Lucas al contrario si conferma a trentacinque anni dalla sua realizzazione uno dei prodotti più intelligenti, e brillanti, della ricca produzione dedicata all’adolescenza negli anni Ottanta. Trampolino di lancio per attori quali Winona Ryder e Charlie Sheen, Lucas si regge soprattutto sulle spalle dell’allora quindicenne Corey Haim, scomparso poi prematuramente a causa di un edema polmonare.
L’eroe del campo di football
Lucas è un quattordicenne colto e brillante, ma anche gracile di fisico e debole di vista. Vive ai margini della sua società, perché non ama il materialismo e la superficialità che lo dominano. Un giorno, su un campo da tennis, conosce la sedicenne Maggie, e se ne innamora all’istante. Ma come può un ragazzino come lui conquistare una ragazza più grande? [sinossi]
Chi è Lucas Blye e perché nessuno parla più di lui? Sono trascorsi oramai trentacinque anni da quando raggiunse le sale statunitensi l’esordio alla regia di David Seltzer – accreditato sceneggiatore a Hollywood, a lui si devono gli script tra gli altri de Il presagio, Profezia di John Frankenheimer, e Due nel mirino di John Badham –, e di quella gloriosa stagione del teen-movie, quando la Mecca del cinema allargò la visuale focalizzando l’attenzione sulla pubertà, sul corpo adolescente e le sue pulsioni, Lucas è uno dei film più dimenticati, quasi completamente rimossi. Chissà che in questo senso non abbia svolto una funzione anche il tragico destino del suo protagonista, quel Corey Haim che neanche ventenne furoreggiava, formando con il praticamente coetaneo Corey Feldman “i due Corey” e marchiando a fuoco una stagione probabilmente irripetibile del cinema d’intrattenimento pensato a uso e consumo dei pubescenti: fra il 1984, quando esordì tredicenne in Firstborn di Michael Apted, e il 1990, Haim si fece notare in film destinati spessi a un piccolo ma resistente culto quali Ragazzi perduti di Joel Schumacher, Dream a Little Dream di Marc Rocco, Licenza di guida di Greg Beeman, Unico indizio la luna piena di Dan Attias. Finita però la stagione del brat pack per Haim le parti si fecero sempre più strette, e in film a dir poco dimenticabili: l’attore trovò ripiego, si fa per dire, nella cocaina, nelle anfetamine e nei farmaci di ogni tipo. La disintossicazione non solo non servì a reinserire Haim nel mondo del lavoro, ma la tossicodipendenza tornò a minare il suo fisico, fino a portarlo alla morte – a seguito di un edema polmonare – nel marzo del 2010, a soli trentotto anni. Con il suo decesso, in qualche modo, si mette la parola fine su un’intera stagione del cinema a stelle e strisce.
Ritrovare Haim appena quindicenne in Lucas, con quel fisico minuto e gli occhialoni da “secchione” (cosa che in effetti è, e che lo rende in automatico inviso ai fusti della squadra di football del liceo), da un lato è un doloroso colpo al cuore, ma dall’altro certifica la possibilità del cinema di rendere immortale ciò che viene ripreso. Haim è ancora oggi un eterno ragazzino, che sembra persino più piccolo della sua età, e armato di bicicletta e retino per le farfalle si imbatte un giorno d’estate nella sedicenne Maggie mentre questa sta giocando a tennis, e se ne innamora perdutamente. Seltzer, che è anche autore della sceneggiatura, tratteggia un teen-movie che sa muoversi nella grazia pre-indie che fu il marchio di fabbrica del genere (e non è casuale che qui esordisca un’altra quindicenne, Winona Ryder) ma allo stesso tempo non ha alcun timore a registrare il vuoto di una società dei consumi che bullizza l’intellettuale di turno senza neanche rendersene conto. Il dramma attraversa in modo lineare, ma anche senza alcuna forzatura né tracimazioni di sorta, questo ritratto d’adolescenza in subbuglio, che non ha bisogno di scene madri, se si eccettua la comunque sorprendente sequenza che vede Lucas tentare il tutto per tutto per rendersi importante agli occhi della sua amata – che vede in lui solo un amico, e non un possibile oggetto sessuale – ed entrare sul campo di football, lui così gracilino di fronte a dei bestioni che non si pongono il minimo problema a triturarlo saltandogli addosso e schiacciandolo.
Lontano dall’arguzia dei dialoghi e dal metalinguaggio di John Hughes, così come dalle “evasioni” dalla prassi di Cameron Crowe – eppure strettamente imparentato ad entrambi per il discorso sempre fertile sul corpo in sommovimento, la nascita del desiderio, la voglia di esistere al mondo – Lucas lavora in modo attento e certosino sulle psicologie dei personaggi, cogliendo l’umore di una società reaganizzata ma alla ricerca di una propria dimensione: così assieme a Lucas e alla sua cocciutaggine si sviluppano davanti agli occhi dello spettatore la dolce e sincera Maggie interpretata da Kerri Green (lanciata l’anno prima da I Goonies, avrà vita brevissima sullo schermo), il prestante ma non per questo insensibile Cappie di Charlie Sheen – l’anno prima nell’ottimo I ragazzi della porta accanto di Penelope Spheeris, nel 1986 alle prese con il film da regista del fratello Emilio Estevez Wisdom, in un gustoso cameo in Una pazza giornata di vacanza di John Hughes, e soprattutto protagonista di Platoon di Oliver Stone –, e la già citata Winona Ryder nei panni di Rina, innamorata di Lucas e da quest’ultimo non presa minimamente in considerazione. Se il liceo è per eccellenza il non-luogo che permette al teen-movie di trovare le coordinate per raccontare l’umano e le sue pulsioni, Seltzer dimostra di aver compreso prima e meglio di altri la vacuità del suo tempo e l’impossibilità di una vera soluzione, se non quella di essere finalmente compresi, o almeno accettati dalla comunità. “Sei un comunista?”, chiede Maggie quando accompagnando a casa – in quella che lui dice essere la sua casa – Lucas viene edotta del disprezzo del ragazzo nei confronti del consumismo e della superficialità. “No, ma sono uno che ha larghe vedute”, è la sua risposta. Quelle larghe vedute che fanno del film uno dei più sensibili esordi alla regia del cinema statunitense degli anni Ottanta. Peccato sia stato quasi completamente dimenticato, come il suo irresistibile protagonista.
Info
Lucas, trailer.
- Genere: commedia, drammatico, teen movie
- Titolo originale: Lucas
- Paese/Anno: USA | 1986
- Regia: David Seltzer
- Sceneggiatura: David Seltzer
- Fotografia: Reynaldo Villalobos
- Montaggio: Priscilla Nedd-Friendly
- Interpreti: Charlie Sheen, Corey Haim, Courtney Thorne-Smith, Garrett M. Brown, Guy Boyd, Jeremy Piven, Kerri Green, Tom Hodges, Winona Ryder
- Colonna sonora: Dave Grusin
- Produzione: 20th Century Fox
- Durata: 100'
