Uscite in sala 30 giugno 2022
Settimana ricca di uscite (ben otto fino a martedì prossimo), nessuna delle quali sembra però poter attrarre il pubblico in sala – forse il thriller desertico Gold -, al punto da dover sperare che riesca nel miracolo La città incantata di Hayao Miyazaki, che venerdì esce per la terza volta in sala in vent’anni. Per il resto da segnalare il documentario hongkonghese Revolution of Our Times, sulle proteste di piazza della città-stato nel 2019.
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GOLD
di Anthony Hayes
Non c’è molto di nuovo o di particolarmente interessante da segnalare in questo thriller desertico, che cerca di mescolare in modo un po’ ardito John Steinbeck e George Miller: ma la regia non è didascalica, e Zac Efron – che regge praticamente da solo l’intero film – si destreggia con una certa efficacia. Giusta la collocazione estiva, che potrebbe forse giovare nel rapporto con il pubblico.
In un futuro prossimo, in una landa desolata e desertica, Virgil, un uomo proveniente da ovest, si presenta a un avamposto diretto al confine. La sua metà è un fantomatico luogo dove qualcuno dovrebbe dargli un lavoro e per arrivare a destinazione paga un passaggio al burbero Keith, proprietario di un pick-up. Poco dopo la partenza, il mezzo si ferma e durante la sosta Virgil scopre un gigantesco masso d’oro che potrebbe cambiare la vita di entrambi. Così, mentre Keith, riparato il mezzo, torna indietro per recuperare uno scavatore, Virgil resta a guardia del masso: sotto il sole cocente, preda di animali selvatici e di allucinazioni, l’uomo perde contatto con la realtà, fino a quando viene avvicinato da una misteriosa vagabonda… [sinossi]
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REVOLUTION OF OUR TIMES
di Kiwi Chow
Un lavoro mastodontico, quello di Kiwi Chow, per cercare di rappresentare gli scontri di piazza che agitarono il mondo hongkonghese. Passato a Cannes nel luglio 2021 quasi senza promozione, per evitare problemi con le autorità cinesi, il documentario sorprende soprattutto per gli innumerevoli punti di ripresa, che testimoniano – in modo costruito, ma credibile – ciò che accadde in quei drammatici giorni. Chow cade in alcuni artifici retorici, ma il film è senza dubbio molto efficace, sicuramente interessante, forse “doveroso”.
Nel 2019, in seguito al varo di una legge sull’estradizione dei condannati dalla giustizia in Cina, Hong Kong insorge di nuovo, come nel 2015 quando l’Umbrella Movement mise in difficoltà il governo di Pechino. Orde di manifestanti occupano il quartiere di Central e raggiungono la cifra di due milioni di persone, più di un quarto della popolazione di Hong Kong. La strenua lotta a colpi di slogan, fionde e molotov contro i manganelli e i lacrimogeni della polizia si conclude con l’occupazione del Politecnico e l’arresto dei manifestanti. Ma le coscienze sono state risvegliate. [sinossi]
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LE VOCI SOLE
di Andrea Brusa, Marco Scotuzzi
Strano film, quello di Brusa e Scotuzzi: non evita passaggi a vuoto, tipici delle mediocrità della commedia italiana, eppure riesce a trovare momenti di verità inusuali, e soprattutto osa rappresentare il mondo operaio, vero e proprio tabù della produzione nazionale dell’ultimo trentennio – e anche più. Bravo e credibile Giovanni Storti. Il film sarà in sala per tre giorni da lunedì 4 luglio.
L’enorme fornace, ipnotica e mostruosa, che ospita il film in lunghe sequenze evocative, ospita anche i turni alienanti di Giovanni, entrato nel girone dantesco degli italiani costretti a trasferirsi all’estero dopo aver perso il lavoro in pandemia. È la Polonia la meta di Giovanni e l’unica ancora di salvezza per evitare di disgregare i membri della famiglia sono le videochiamate con la moglie. Così, per tenere viva la connessione, si cena insieme a millecinquecento chilometri di distanza e poi si cerca di fare insieme un piatto di spaghetti. Ma il web è in agguato e quel video intimo diventa virale e i due protagonisti, coadiuvati da Pietro il figlio adolescente, diventano famosi loro malgrado. [sinossi]
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TENEBRA
di Anto
Domanda allo spettatore medio (sempre che esista ancora): perché non concedere una possibilità a questo produttivamente piccolo psycho-thriller italiano? Non che si tratti di un’opera perfetta, sia chiaro, ma nonostante un ritmo a tratti zoppicante le idee non mancano, e la resa è professionale. In più la svolta finale, se la si accetta, può riservare più di una sorpresa.
Giulia e la sua figlioletta di quattro anni, sono state rinchiuse nel cofano di un’auto da un crudele individuo, in attesa di essere assassinate. La loro unica speranza di salvezza è riposta in Marta, una ragazzina che proprio quello stesso giorno ha deciso di togliersi la vita. [sinossi]
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LA MIA OMBRA È TUA
di Eugenio Cappuccio
Difficile invece trovare le parole di fronte al nuovo film di Eugenio Cappuccio, regista che non ha mai trovato quella solidità che era preventivabile agli esordi ma ha saputo comunque nel tempo mostrare qualche apprezzabile colpo di coda. Non vale tale discorso per questo pasticciatissimo road movie che guarda – con estremo coraggio – a Il sorpasso senza sapersi elevare da una retorica semplicistica ragionando sul gap generazionale. Indifendibile, purtroppo.
Questa è una storia d’amore, iniziata quarant’anni fa e mai finita. È anche la storia di un viaggio attraverso l’Italia intrapreso da una strana coppia a bordo di una vecchia jeep: Emiliano, un venticinquenne appena laureato con il massimo dei voti in Lettere Antiche, e Vittorio Vezzosi, un burbero scrittore sessantenne che da anni conduce una vita da eremita in seguito alla pubblicazione del suo unico libro, successo planetario indelebile nella memoria di tutti. I due sono diretti a Milano, alla Fiera-mercato degli anni Ottanta e Novanta, in un viaggio ricco di rocamboleschi e divertenti rovesci seguito avidamente in diretta dal mondo social, stimolato casualmente da un’influencer. Il Vezzosi ha infatti accettato di tenere un discorso infrangendo un silenzio durato più di vent’anni. Alla fiera li attendono Milena, il perduto amore dello scrittore, e una folla oceanica smaniosa di ascoltare il Vezzosi fare i conti con il suo passato, e soprattutto con lo sguardo del nostro Paese, attanagliato dalla nostalgia e perso nel ricordo di sé. [sinossi]
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PAOLO ROSSI – L’UOMO. IL CAMPIONE. LA LEGGENDA
di Michela Scolari, Gianluca Fellini
Molto onesto, e un po’ scolastico, il documentario che Fellini e Scolari hanno dedicato a Pablito, Paolo Rossi, l’eroe del Mondiale 1982, il capocannoniere che contribuì con i suoi gol – la tripletta al Brasile! – a quella esaltante cavalcata. A un anno e mezzo di distanza dalla morte di Rossi, un tributo a suo modo toccante. In sala da martedì 5 luglio.
L’11 luglio 1982, l’Italia sconfisse la Germania Ovest per 3-1 e vinse inaspettatamente la Coppa del Mondo, realizzando così il sogno del presidente Pertini di riunire il suo popolo, sottomesso da oltre 20 anni di terrorismo, sotto la bandiera tricolore. A guidare l’Italia alla vittoria è stato Paolo Rossi, meglio conosciuto come Pablito, descritto da Pelé e Maradona come il più grande campione nella storia del calcio… [sinossi]
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LA CITTÀ INCANTATA
di Hayao Miyazaki
Venerdì 1 luglio sarà di nuovo in sala. Non ha bisogno di presentazioni, ed è probabile che buona parte del pubblico cinefilo lo abbia anche già visto sul grande schermo. Questa non è però una motivazione valida per non correre di nuovo in sala, magari portando figli, nipoti, compagni e compagne, amici, nonni, genitori, vicini di casa, perfetti sconosciuti.
Un’arcana avventura attende la piccola Chihiro, che in viaggio con i genitori per trasferirsi in una nuova città finisce suo malgrado in un mondo popolato da bizzarre divinità tradizionali del Giappone. Cosa potrà mai fare la piccola Chihiro ritrovandosi d’improvviso tutta sola, con i suoi genitori trasformati in maiali, obbligata a lavorare duramente per proteggere la sua stessa esistenza? Chihiro dovrà dimostrasi capace di guadagnarsi una via per il ritorno a casa con le sue sole forze, mentre affrontando le dure prove che le si propongono dovrà tenere stretto il ricordo della propria identità… [sinossi]
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Questa settimana esce anche Mistero a Saint Tropez (2021) di Nicolas Benamou. Buone visioni!