Uscite in sala 15 dicembre 2022
Per fortuna esistono ancora visionari come James Cameron, in grado di credere in modo così assoluto nel potere dell’immagine, e del cinema. Con il secondo capitolo di Avatar in sala arrivano il nuovo film di Pappi Corsicato, e la follia ludica di João Pedro Rodrigues già vista alla Quinzaine.
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AVATAR – LA VIA DELL’ACQUA
di James Cameron
L’immagine. Il Cinema. “Ti vedo”. La capacità di costruire mondi attraverso l’immaginario. La capacità di costruire la storia attraverso l’immagine. Tornare con James Cameron su Pandora non significa “solo” guardare un film, ma significa credere ancora nella settima arte, credere nella visione come elemento connettore dell’umanità, e anche oltre l’umano. Un’opera miracolosa, di importanza cruciale (forse addirittura più del primo capitolo), che spazza via tutti i blockbuster hollywoodiani a lei coevi.
Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano. [sinossi]
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PERFETTA ILLUSIONE
di Pappi Corsicato
Pappi Corsicato costruisce un racconto morale sull’illusione, sulla differenza di classe, sull’impossibilità per l’essere umano di uscire dalla casella che per un motivo o per l’altro gli è stata attribuita. Non si tratta con ogni probabilità del lavoro più ispirato del sessantaduenne regista napoletano, anche sotto il profilo meramente estetico (elemento cruciale in buona parte della sua filmografia) ma spunti interessanti non è arduo trovarne.
È la storia di un ragazzo, Toni, che conduce con la moglie Paola una vita normale ma piena di entusiasmo e di passione. L’incontro casuale con la giovane e facoltosa Chiara riaccenderà in lui la voglia di riscattarsi e costruire una nuova vita realizzando il suo sogno segreto di diventare un artista. Le vite dei tre si intrecceranno in un pericoloso triangolo amoroso che cambierà per sempre il corso delle loro vite. [sinossi]
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FUOCO FATUO
di João Pedro Rodrigues
Gioca, João Pedro Rodrigues. Gioca col cinema, con l’eros, con i cliché, con i generi. Gioca anche e soprattutto con se stesso il regista portoghese, anche se il pubblico italiano faticherà a comprenderlo, visto che nessun altro film è mai stato distribuito da Aosta in giù. Un film leggero, frizzante, che non ha forse troppe pretese e resta soprattutto un divertissement. Se lo si prende dal verso giusto, può senza dubbio colpire l’immaginazione.
Sul letto di morte, Alfredo, un re senza corona, viene riportato a ricordi lontani della sua giovinezza e del tempo in cui sognava di diventare un pompiere. [sinossi]
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HACHIKO – IL MIO MIGLIORE AMICO
di Lasse Hallström
Per un giorno (martedì) è tornato in sala il film che Lasse Hallström dedicò alla celeberrima storia strappalacrime dedicata al cagnetto di razza akita e alla sua devozione verso il padrone. Non si avvertiva certo la necessità di ritornare a un mélo “animale” così poco raffinato, ma tant’è. Qui viene segnalato per dovizia d’informazione, visto che non dovrebbe essere possibile rintracciarlo ancora in sala.
La storia di Hachi, un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo padrone. Ogni giorno Hachi accompagna il professor Parker alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di ciò che accade quando questa routine viene bruscamente interrotta rende la storia di Hachi una favola per tutte le età. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il più semplice fra i gesti possa diventare la più grande manifestazione di affetto mai ricevuta… [sinossi]
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Questa settimana escono anche Il ritorno (2022) di Stefano Chiantini, e Il mio amico Massimo (2022) di Alessandro Bencivenga. Buone visioni!