Uscite in sala 02 marzo 2023
Settimana ricchissima di titoli in sala, oltre dieci, tra i quali non può non spiccare la distribuzione a un anno e mezzo dalla proiezione al Festival di Cannes di Benedetta di Paul Verhoeven; insieme a lui però c’è spazio per l’autobiografismo di Sam Mendes, le musicassette tarocche di Sydney Sibilia, l’opera seconda dell’ungherese Lili Horvát, e il nuovo film di Mirko Locatelli. Lunedì poi i warriors capitanati da Swan tornano sugli schermi attraversando la nera notte newyorchese.
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BENEDETTA
di Paul Verhoeven
A oltre un anno e mezzo di distanza dalla proiezione al Festival di Cannes 2021 (quello che si tenne a luglio per sopperire all’incedere inesausto del COVID-19) arriva finalmente in sala grazie a Movies Inspired il diciassettesimo lungometraggio diretto da Paul Verhoeven. Il racconto della badessa Benedetta Carlini si intesse perfettamente nel discorso verhoeveano sul potere, sul corpo, sul sesso, e sulla rappresentazione di sé rispetto al mondo circostante, e lo fa con uno stile vibrante, vitale e mortifero a un tempo, che non si piega alle mestizie morali del contemporaneo. Imperdibile.
Alla fine del XV secolo, con la peste che devastò la terra, Benedetta Carlini si unisce al convento di Pescia, in Toscana, come novizia. Capace fin dalla tenera età di compiere miracoli, l’impatto di Benedetta sulla vita nella comunità è immediato e epocale. [sinossi]
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EMPIRE OF LIGHT
di Sam Mendes
Anche Sam Mendes, come Steven Spielberg e James Gray, torna alle proprie radici per ragionare sul suo rapporto con l’immagine in movimento ed è un peccato che questo racconto, così sincero e stratificato nella sua coralità, sia stato in parte incompreso dalla stampa. Commovente galleria di personaggi, con alcune ottime pagine di cinema.
Inghilterra, 1981. Una donna costruisce la propria felicità attorno a una sala cinematografica in declino. [sinossi]
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MIXED BY ERRY
di Sydney Sibilia
A quanto pare a Sydney Sibilia (e a Matteo Rovere che produce) piace ragionare su quelle persone che vivono o hanno vissuto ai limiti della legalità. La storia di coloro che possono essere considerati i fondatori della pirateria musicale poteva aprire praterie sconfinate all’immaginario, e Sibilia tenta anche di attraversarle, ma al film in parte sembra mancare un’identità forte e un pur minimo scavo dei personaggi. Ci si diverte, ma il rischio è che il film scivoli in grande fretta dalla memoria.
Una storia di passione e sogni che da un basso di Napoli diventa un’avventura internazionale. Nel magico capoluogo campano degli anni ’80 Enrico “Erry” Frattasio trasforma i mixtape che fa per i suoi amici in un impero, grazie all’aiuto dei suoi fratelli Peppe e Angelo. Un’impresa che cambierà le loro esistenze e reinventerà il concetto di pirateria. [sinossi]
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PREPARATIVI PER STARE INSIEME PER UN PERIODO INDEFINITO DI TEMPO
di Lili Horváth
Già visto nel 2020 alle veneziane Giornate degli Autori il film è l’opera seconda della regista magiara Lili Horvát, che strizzando l’occhio alla messa in scena di Christian Petzold e Ildikó Enyedi si interroga sul trauma come conflitto interiore, e su come una donna possa confrontarvisi nel tentativo di poterci alla fine conviverci. Rigoroso, non privo d’ironia, ammaliante.
Márta si è innamorata. Per questo motivo, si lascia alle spalle la brillante carriera intrapresa negli Stati Uniti in un reparto di neurochirurgia e torna a Budapest per iniziare una nuova vita con l’uomo che ama. Lui però non si presenta all’appuntamento al Ponte della Libertà. Dopo un’attesa inutile, lo cerca disperatamente e quando finalmente lo trova, l’amore della sua vita le risponde di non averla mai vista prima d’ora. [sinossi]
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LA MEMORIA DEL MONDO
di Mirko Locatelli
Mirko Locatelli torna alla regia con un’opera rarefatta, preziosa, quasi un giallo che prende a spunto una detection per indagare l’animo umano, le sue debolezze, le sue profondità ime. Rigoroso, ruvido e teorico a un tempo.
Adrien, studioso d’arte e biografo dell’artista Ernst Bollinger, si ritrova coinvolto nella storia di cui è autore, coprotagonista del capitolo conclusivo della vita artistica del grande Maestro. Immersi nell’atmosfera rarefatta di una laguna invernale, i due uomini, accompagnati da un giovane barcaiolo, condivideranno l’esperienza di un pellegrinaggio laico alla ricerca di una donna scomparsa, ritrovandosi ad esplorare territori interiori inaspettati e a riconoscersi figli di una memoria comune. [sinossi]
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IL PATTO DEL SILENZIO – PLAYGROUND
di Laura Wandel
Con il suo primo lungometraggio la belga Laura Wandel si muove nel solco dei connazionali fratelli Dardenne. Per raccontare una storia di bullismo tra minori vista attraverso gli occhi di una bimba sceglie uno sguardo interno al mondo scolastico, dipinto come un piccolo inferno di vessazioni e soprusi, con una macchina da presa mobilissima, a ridosso dell’azione. Ne risulta un film maturo e finanche sgradevole capace di parlare senza eufemismi delle pulsioni violente dell’infanzia.
Nora è al suo primo giorno di scuola e fa fatica a lasciare il padre. In una classe superiore c’è già il fratello Abel il quale però vuole che lei gli stia lontano. Il motivo c’è. Abel subisce le vessazioni da parte di un gruppetto di bulli e non vuole che la sorella si intrometta e neppure ne parli con il genitore. [sinossi]
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TUTTO IN UN GIORNO
di Juan Diego Botto
Penélope Cruz cannibalizza il suo personaggio e anche l’intero film di Juan Diego Botto – attore qui all’esordio dietro la macchina da presa -, che racconta con sincerità ma anche una certa dose di calcolo il dramma degli sfratti (realtà che è un nervo scoperto irrisolto della politica spagnola, si veda ad esempio il primo episodio di Antidisturbios di Rodrigo Sorogoyen). Molto impegno, non troppo cinema. Ci si può accontentare, forse.
Tre persone devono fronteggiare la realtà di uno sfratto e hanno 24 ore di tempo per capire come fare. C’è Rafa, un avvocato attivista diviso tra lavoro e la relazione di coppia. C’è Azucena, una madre disperata dall’idea di perdere la propria casa. Infine Teodora, una madre dimenticata che tenta di mettersi in contatto con suo figlio. [sinossi]
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CREED III
di Michael B. Jordan
Non c’è più Sly, e la domanda sorge spontanea: può il figlio di Apollo Creed vivere cinematograficamente senza la “stampella” di Rocky Balboa? Il film è esteticamente solido, diverte e intrattiene, m non è forse ancora una semplice copia carbone dell’originale?
Il terzo capitolo della saga cinematografica nata come spin-off del celebre, osannato e mai dimenticato Rocky. [sinossi]
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UMBERTO ECO – LA BIBLIOTECA DEL MONDO
di Davide Ferrario
L’eredità lasciata da Umberto Eco, uno degli ultimi grandi intellettuali italiani, è letteraria ma anche fisica, perché i libri esistono, sono materia, possiedono un peso specifico. Davide Ferrario firma un omaggio del tutto particolare eppure appassionato e appassionante all’autore de Il nome della rosa, e lo fa da una prospettiva personale che è però anche e soprattutto politica.
Durante le sue lezioni al Politecnico di Milano o all’Università di Bologna, la voce di Umberto Eco risuonava diffusa attraverso casse installate tra i corridoi dell’ateneo e in altre aule. La classe dove “il Prof.” teneva lezione era talmente colma di studenti, curiosi e appassionati che si creavano delle file all’esterno. Le stesse file che vediamo strabordare fuori e dentro al Castello Sforzesco di Milano, dove si sono tenuti i suoi funerali il 23 febbraio 2016. [sinossi]
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I GUERRIERI DELLA NOTTE
di Walter Hill
“Guerrieri, giochiamo a fare la guerra???”. Chi non legge questa frase cantilenando le parole come si vede nel film – nella versione italiana, ovvio, l’originale suona “Warriors, come out to play-i-ay!” – vorrà dire che potrà scoprire questa meraviglia sul grande schermo, visto che la Cineteca di Bologna lo distribuisce nella versione restaurata in digitale a partire dal 6 marzo. Un’occasione per ritrovare la rilettura più lucida e vibrante dell’Anabasi di Senofonte, nonché una delle visioni più stordenti del cinema statunitense di fine anni Settanta.
New York, 1979. Cyrus, leader carismatico della gang più agguerrita della città, convoca, in pieno Bronx, una convention notturna delle bande giovanili della città. L’obiettivo è proclamare una tregua delle guerre continue che pongono le gang una contro l’altra e coalizzarsi per mettere sotto scacco l’intera New York. Durante il meeting qualcuno spara al potente Cyrus. La colpa dell’omicidio ricade sulla banda di Coney Island, i Warriors. Le altre gang scatenano, allora, una spettacolare caccia all’uomo, mentre i nove “guerrieri” tentano di tornare nel loro territorio. [sinossi]
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Questa settimana escono anche Woman (2019) di Yann Arthus-Bertrand, Anastasia Mikova, L’uomo che disegnò Dio (2022) di Franco Nero, Demon Slayer: Kimetsu no yaiba – Verso il villaggio dei forgiatori di katana (2023) di Haruo Sotozaki. Domenica 5 tocca invece al documentario Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova (2022) di Giancarlo Scarchilli. Lunedì 6, insieme alla rilettura dell’Anabasi di Walter Hill arriva in sala con Nexo Digital anche il documentario L’ombra di Goya (2022) di José Luis López-Linares. Buone visioni!