Annunciata la Quinzaine des Cinéastes 2023
Dopo la selezione ufficiale e la Semaine de la critique, anche Quinzaine des Cinéastes 2023 (nome che va a sostituire lo storico Quinzaine des réalisateurs) annuncia il programma che prenderà corpo sullo schermo del Marriot tra circa un mese. Tra nomi consolidati e opere prime la cinquantacinquesima edizione della prestigiosa sezione autonoma e parallela del Festival di Cannes sembra proseguire nel solco tracciato da decenni.
Lo sguardo indimenticabile di Leonor Silveira in Vale Abraão (La valle del peccato in Italia) di Manoel de Oliveira fissa il pubblico di cinefili e addetti ai lavori invitandoli ad accedere per la cinquantacinquesima volta al programma della più prestigiosa tra le sezioni autonome e parallele del Festival di Cannes. Nell’ultimo anno si è cambiato il nome, da Quinzaine des réalisateurs a Quinzaine des Cinéastes – in modo da annullare qualsiasi declinazione possibile al maschile -, ma l’impressione forte è che si voglia ribadire la coerenza del percorso, e il ruolo che ancora oggi la Quinzaine vuole ricoprire all’interno del sistema cinematografico francese e festivaliero nel suo complesso. Ci si attendeva qualche italiano di peso – Emma Dante, Saverio Costanzo, ad esempio: tra i cortometraggi c’è però Il compleanno di Enrico, il nuovo lavoro di Francesco Sossai (già autore dell’ottimo esordio al lungometraggio Altri cannibali) – ma questi sono altri discorsi: tra autori conclamati (si veda alle voci Hong Sangsoo e Michel Gondry, tanto per fare due nomi) e giovani leve, magari all’esordio, la Quinzaine des Cinéastes 2023 sulla carta pare promettere molto. In ogni caso ci si potrà consolare con il capolavoro di de Oliveira, che per due settimane ci fisserà quotidianamente, senza che si possa reggere lo sguardo. Di seguito il programma:
LUNGOMETRAGGI
Vale Abraão di Manoel de Oliveira (Séance spéciale)
Le Procès Goldman di Cédric Kahn (Film d’apertura)
Agra di Kanu Behl
L’autre Laurens di Claude Schmitz
Inside the Yellow Cocoon Shell di Thien An Pham
Blackbird Blackbird Blackberry di Elene Naveriani
Blazh di Ilyva Povolotsky
Conann di Bertrand Mandico
Creatura di Elena Martín Gimeno
Désert di Faouzi Bensaïdi
In Flames di Zarrar Kahn
Légua di Filipa Reis, João Miller Guerra
Le livre des solutions di Michel Gondry
Mambar Pierrette di Rosine Mbakam
Riddle of Fire di Weston Razooli
The Feeling That the Time for Doing Something Has Passed di Joanna Arnow
The Sweet East di Sean Price Williams
Un prince di Pierre Creton
A Song Sung Blue di Zihan Geng
In Our Day di Hong Sangsoo (Film di chiusura)
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CORTOMETRAGGI
Il compleanno di Enrico di Francesco Sossai
Dans la tête un orage di Clément Pérot
The House Is on Fire, Might as Well Get Warm di Mouloud Aït Liotna
J’ai vu le visage du diable di Julia Kowalski
Lemon Tree di Rachel Walden
Margarethe 89 di Lucas Malbrun
Mast-del di Maryam Tafakory
Oyu di Atsushi Hirai
The Red Sea Makes Me Wanna Cry di Faris Alrjoob
Talking to the River di Yue Pan