Uscite in sala 20 aprile 2023
Nanni Moretti ripercorre la sua storia cinematografica, la accompagna a una lettura della politica italiana (e non solo), e fa i conti con il cinema contemporaneo. Non c’è dubbio sia il film della settimana, ma sono da segnalare anche l’orso strafatto di cocaina di Elizabeth Banks, il terzo lungometraggio da regista dell’egiziano Mohamed Diab, il ritorno alla “casa” creata da Sam Raimi, e l’indagine sui tragici fatti del Bataclan. Poi lunedì 24 torna in sala con Warner Bros. il Superman dell’indimenticabile Christopher Reeve.
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IL SOL DELL’AVVENIRE
di Nanni Moretti
Qualcuno ha suggerito che Nanni Moretti sia voluto tornare dalle parti di Michele Apicella, che dopotutto abbandonava il proscenio allungando (inutilmente) le braccia verso un sol dell’avvenire di cartapesta nel finale di Palombella rossa. In realtà il regista romano, sulla soglia dei settant’anni, si riappropria dell’immaginario costruito nel corso dei decenni, ed elabora una lettura dolcissima e spietata di sé, del fallimento del comunismo – anche e soprattutto quello italiano -, e del sistema-cinema contemporaneo. Ne viene fuori un lavoro stratificato, densissimo, debordante spunti e idee. C’è chi storcerà il naso, anche di fronte al finale (straziante, se davvero compreso), ma l’impressione è che si tratti di uno dei film più importanti della storia recente del cinema italiano.
Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull’orlo del fallimento, ha smesso di credere nell’avvenire. La consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l’amore in un racconto politico e poi c’è Netflix che produce cinema in scatola. Tra una canzone e un refrain, arriva in fondo al suo film, ambientato nella Roma del ’56, quella della nevicata storica, delle prime luci elettriche e delle sezioni comuniste in subbuglio dopo l’ingresso dei carri armati sovietici e Budapest. [sinossi]
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COCAINORSO
di Elizabeth Banks
Delirante, anche se probabilmente avrebbe potuto osare anche di più. Ma almeno Elizabeth Banks si ricorda cosa sia il ludus e così, anche se il suo film si accontenta soprattutto dell’effetto comico, va detto che sotto quel punto di vista colpisce in pieno il bersaglio. Poi magari esagera nelle sottotrame, ma è un peccato veniale, se si accetta il “gioco” in cui si viene condotti.
A Knoxville, in Tennesse, nel 1985, un trafficante di droga con addosso diversi chili di cocaina viene trovato morto, precipitato dal suo aereo per la mancata apertura del paracadute. A indagare è un ispettore locale, il quale capisce che dietro il caso c’è il boss di Saint Louis Syd White. Quello che nessuno sa è che la droga, caduta nella Chattahoochee-Oconee National Forest, è stata ingerita da un’orsa nera, che ora si aggira ferocissima e famelica. Chi riuscirà a recuperare la droga? E chi sopravviverà all’orsa in crisi d’astinenza? [sinossi]
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AMIRA
di Mohamed Diab
L’egiziano Mohamed Diab (qui all’opera terza) ragiona sulla questione palestinese partendo da una bizzarra pratica diffusa, ovvero l’inseminazione in vitro di mogli di detenuti condannati a marcire a vita nei penitenziari israeliani, tramite il loro sperma fatto uscire all’esterno del carcere da qualche secondino corrotto. Un’immacolata concezione, una privazione della sessualità nell’ambito di una più generale castrazione delle libertà personali. Doloroso e stratificato, tra dramma sociale e riflessione pirandelliana sulla “verità”. Già in Orizzonti a Venezia 2021.
Amira è un’adolescente palestinese il cui padre si trova condannato a vita in un carcere israeliano per terrorismo. Quando l’uomo manifesta il desiderio di avere un altro figlio con la stessa pratica adottata per lei (la fuoriuscita clandestina di sperma per la fecondazione artificiale) emerge un problema che condizionerà la vita della ragazza. Amira nel tempo libero tiene aperto un piccolo laboratorio fotografico dove realizza degli autoscatti che serviranno poi per realizzare dei semplici fotomontaggi. [sinossi]
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LA CASA – IL RISVEGLIO DEL MALE
di Lee Cronin
A proposito di film che sanno far divertire, ecco finalmente un ritorno allo splatter senza troppi compromessi. Le atmosfere cupe poi riannodano i fili con il capostipite di Sam Raimi, pur ovviamente non potendo garantire la stessa qualità e la medesima rivoluzione. Forse il male non si è davvero risvegliato, ma almeno la produzione horror mainstream non pare avere l’encefalogramma piatto.
L’intricata vicenda di due sorelle intente a riavvicinarsi tra loro, interpretate da Sutherland e Sullivan, il cui ricongiungimento viene interrotto dall’ascesa di demoni in carne e ossa, che le spingono a una battaglia primordiale per la sopravvivenza mentre affrontano il loro incubo peggiore. [sinossi]
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NOVEMBER – I CINQUE GIORNI DOPO IL BATACLAN
di Cédric Jimenez
Secco, rigoroso, spettacolare: Cédric Jimenez costruisce un thriller di spionaggio in piena regola per immergersi nei caotici giorni che fecero seguito alla serie di attentati che ebbero il loro apice tragico al Bataclan. Robusto, ma anche in grado di riflettere sulle distonie di una nazione che si sente attaccata in profondità ma non sa rinunciare ai propri pre-giudizi.
13 novembre 2015. Una data che tutti nel mondo (non solo in Francia) ricordano per gli attentati che ebbero il loro epicentro nella strage del Bataclan. Il film ricostruisce l’intervento dei servizi segreti nei primi cinque giorni di indagini finalizzate alla ricerca degli attentatori. [sinossi]
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SUPERMAN
di Richard Donner
In piena epoca di cinecomic chissà come verrà visto e interpretato dagli spettatori più giovani il classico – pur mai amato dagli affezionati cultori dei fumetti – diretto da Richard Donner, che torna in sala il 24 aprile per i festeggiamenti del centenario della Warner Bros. L’occasione è comunque quella di rivedere sul grande schermo Christopher Reeve, ed è sempre un piacere.
Superman, mandato sulla Terra ancora in fasce dal pianeta Krypton, viene allevato da una coppia di contadini. Divenuto adulto, si fa assumere a New York come giornalista, sempre attento a non rivelare le doti eccezionali di cui è dotato. [sinossi]
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Questa settimana esce anche l’animazione ucraina Mavka e la foresta incantata (2023) di Oleh Malamuzh, Oleksandra Ruban. Sabato 22 trova la via della distribuzione il documentario Bigger Than Us – Un mondo insieme (2021) di Flore Vasseur. Buone visioni!