Uscite in sala 04 maggio 2023
Nella settimana in cui nessuno ha avuto il coraggio di confrontarsi con il terzo e ultimo capitolo dei Guardiani della Galassia firmato da James Gunn, c’è la possibilità di imbattersi nel nuovo film di Pupi Avati, in un dramma irlandese tra pescatori, in una fiaba preadolescenziale sull’isola di Réunion. Da lunedì poi arrivano due recuperi dal passato – Le ali della libertà e Toro scatenato – e un film che del passato si nutre, come il fluviale lavoro di enrico ghezzi e Alessandro Gagliardo.
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GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ
di enrico ghezzi, Alessandro Gagliardo
Arriva in realtà lunedì prossimo in sala, il film cofirmato da ghezzi e Gagliardo e già presentato fuori concorso lo scorso settembre alla Mostra di Venezia; eppure è impossibile non partire da qui, per quanto sia chiaro che non sia un titolo che può reggere il confronto “commerciale” con altre delle uscite settimanali – una su tutte, ovviamente. Non si può non partire da qui per l’elaborato discorso sull’immagine e il suo (ri)utilizzo, sul cinema come istante della vita, sugli affetti resi indelebili dalla registrazione su nastro, o pellicola. Fluviale e densissimo, da non perdere.
Il panorama delle vicende umane incontra l’uomo con la macchina da presa. Il suo campo da gioco non ha confini, la sua curiosità non ha misura. Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un’umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista. Ma cosa sono gli ultimi giorni di questa umanità? [sinossi]
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GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 3
di James Gunn
Terzo e ultimo capitolo della saga galattica scritta e diretta da James Gunn, nel frattempo passato ai DC Studios, Guardiani della Galassia Vol. 3 riparte dalla libertà sconquassata e goliardica del televisivo Guardiani della Galassia Holiday Special, tassello apparentemente secondario che anticipa lo spirito di questo (parziale) commiato. Tenendosi ancora una volta in equilibrio tra risate e lacrime, Gunn lascia un evidente vuoto nella serialità marveliana – anche se, in fin dei conti, i Guardiani hanno sempre fatto corsa a parte.
L’amato gruppo di improbabili Super Eroi si sta ambientando a Knowhere. Ma non passa molto tempo prima che le loro vite vengano stravolte dal turbolento passato di Rocket. [sinossi]
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LA QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
di Pupi Avati
Pupi Avati è un regista che conosce il “sentimento”, ed è interessato ad affrontarne tutte le conseguenze pur di metterlo in scena con nitore e sincerità. Lo testimonia anche il suo nuovo film, quarantaduesima regia cinematografica in poco più di cinquant’anni di carriera, che ragiona anche sulla biografia del regista bolognese, per quanto in modo molto laterale.
Bologna oggi. Marzio incontra Samuele con cui negli anni ’70 aveva costituito il gruppo ‘I Leggenda’ con il sogno di sfondare nel mondo della musica e che aveva invece finito con il produrre un solo brano. I due vivono entrambi un momento difficile così come non facile aveva finito con il diventare il loro rapporto a causa di Sandra, che Marzio aveva sposato ma non aveva saputo comprendere fino in fondo. Sono passati 35 anni dalla quattordicesima domenica del tempo ordinario in cui si era celebrato il matrimonio. Ora tutti e tre si trovano dinanzi a una svolta della loro vita. [sinossi]
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CREATURE DI DIO
di Saela Davis, Anna Rose Holmer
Secco, un po’ prevedibile, in ogni caso potente. E soprattutto con una protagonista che si mangia letteralmente la scena. Il livido paesaggio – anche umano, a ben vedere – è tratteggiato con puntualità e un po’ di maniera dalle due registe, che avevano già lavorato insieme per The Fits dove però Davis era solo montatrice. Un film di vittime e carnefici, con Emily Watson che sembra quasi riappropriarsi del personaggio che le regalò Lars von Trier all’epoca de Le onde del destino.
In Irlanda, in un piccolo villaggio di pescatori, vive Aileen, operaia in una fabbrica che lavora le ostriche pescate dagli uomini della zona. Impegnata a occuparsi del suocero e del piccolino nato dalla figlia Erin, Aileen rinasce quando il figlio Brian torna a casa dopo diversi anni passati in Australia. Intenzionato a riprendere l’attività di famiglia di pescatori d’ostriche, Brian spinge la madre a commettere un furto sul lavoro e per questo si scontra con il padre Con. La vita della famiglia viene ulteriormente sconvolta dall’accusa di stupro a carico di Brian, denunciato dall’ex fidanzata Sarah, ora collega di Aileen. Chiamata a testimoniare, Aileen prova a salvare il figlio, assecondando i suoi sentimenti ma tradendo la sua moralità. [sinossi]
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LE PETIT PIAF
di Gérard Jugnot
Grazioso film per preadolescenti quello diretto da Gérard Jugnot, che ha il merito principale nella scelta di una location esotica come quella di Réunion, isola che è uno dei territori d’oltremare e si trova proprio di fronte a Madagascar. Lo spettatore smaliziato sa già tutto quello che accadrà, e può perfino anticipare i singoli accadimenti, ma il film resta una fiaba gentile, innocua, che può conquistare qualche cuore d’infante.
Nelson ha 11 anni e un grande sogno: diventare un cantante. Con l’aiuto di Mia, un’amica di cui è un po’ innamorato e che si è improvvisata sua agente e stilista, Nelson ha registrato un videoclip artigianale da spedire al talent show Star Kids e annuncia di essere stato selezionato. Mia e il suo fratellino Zidane detto Zizou ne sono entusiasti perché sperano che, una volta diventato ricco e famoso, Nelson li aiuterà. Per assicurarsi che Nelson vinca il talent show gli procurano un coach: il cantante sessantenne Pierre Leroy, interprete di un solo grande successo molti anni prima, venuto ad esibirsi al resort. Ma Leroy è depresso e demotivato e non ci pensa proprio ad allenare quel bambino sconosciuto. [sinossi]
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LE ALI DELLA LIBERTÀ
di Frank Darabont
Lunedì, insieme a Gli ultimi giorni dell’umanità e a un caposaldo della storia del cinema – subito a seguire – torna in sala anche Le ali della libertà, che Frank Darabont trasse con profonda intelligenza dalle pagine di Stephen King. L’occasione è dunque ghiotta per tornare in sala e godere sul grande schermo di un dramma carcerario coinvolgente, straziante, emotivo come non mai, impreziosito dalle strepitose interpretazioni di Tim Robbins e Morgan Freeman. Tutti a Shawshank, ovviamente per evadere!
Andy Dufresne, trentacinquenne vicepresidente di una banca, nel 1947 viene condannato a due ergastoli per aver ucciso la moglie e il suo amante. Si tratta di un processo in cui ci sono solo indizi. La prigione a cui viene inviato è quella di Shawshank in cui il regime imposto dal direttore Norton è molto rigido. Dufresne diventa amico di Ellis, un afroamericano in grado di far arrivare dall’esterno prodotti altrimenti non disponibili. In Andy cresce, nel corso degli anni, il desiderio della fuga. [sinossi]
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TORO SCATENATO
di Martin Scorsese
Ed eccolo il capolavoro. Se per qualcuno ha bisogno di presentazioni c’è tutta la storia del cinema da studiare. Opera maestosa, virtuosa e brutale, agghindata con un bianco e nero mozzafiato lavorato da Michael Chapman. “I know I’m no Olivier but if he fought Sugar Ray, He would say that the thing ain’t the ring, It’s the play. So gimme a stage where this bull here can rage. And though I can fight, I’d much rather recite. That’s entertainment!”.
Storia di Jake La Motta, un duro italo-americano del Bronx che divenne campione mondiale dei pesi medi all’indomani della seconda guerra mondiale. Detronizzato da Sugar Ray Robinson, si ritira a vita privata. Abbandonato dalla moglie, rovinato da una serie di iniziative economiche sballate, La Motta sembra finito. Riuscirà però a trovare un nuovo, seppur modesto successo, come intrattenitore nei night club. [sinossi]
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Questa settimana escono anche Alice, Darling (2022) di Mary Nighy, Dark Matter (2023) di Stefano Odoardi, Il grande male (2023) di Mario Tani, Do ut des (2023) di Monica Carpanese e Dario Germani, Maurice – Un topolino al museo (2023) di Vasiliy Rovenskiy