Chi segna vince

Chi segna vince

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Altro piccolo tassello di una filmografia votata per DNA culturale e poetico all’assoluta inclusione, Chi segna vince è una cartolina affettuosa e fin troppo sgangherata da un mondo davvero altro, distante in tutti i sensi dal turbinio del capitalismo, compreso quello sportivo. Ogni tanto ci vuole, anche se l’asticella non è piazzata ad altezza Ritchie\Matthau ma dalle parti dei simpatici bobbisti giamaicani.

Hakuna Matata

La nazionale di calcio delle Samoa Americane è tristemente nota a causa della brutale sconfitta 31 a 0 subita nel 2001 contro l’Australia, il massimo scarto mai registrato nel calcio internazionale. A poche settimane dall’inizio delle qualificazioni per i Mondiali, la squadra ingaggia l’allenatore sfortunato e anticonformista Thomas Rongen, sperando che possa riuscire a cambiare le sorti della peggiore squadra di calcio del mondo… [sinossi]
Three kicks for europe
and three for the cup
three more for the champion
and one goal for love…
G.O.A.L. – Eurokids

Riposta in un cassetto la divisa hitleriana e salutati almeno per il momento i bellimbusti della Marvel, Taika Waititi prosegue lungo il suo sentiero luminoso, tenendo fede a una poetica melting pot, multicolor, chiassosa, ridanciana, ma anche drammatica, commovente, a volte persino misurata – ad esempio, in Jojo Rabbit, il fil rouge emotivo e tragico dei lacci e delle scarpe di Rosie. Film sportivo che sostanzialmente si disinteressa della messa in scena della performance calcistica, Chi segna vince (Next Goal Wins) replica una struttura classica, vista e stravista: allenatore in crisi alle prese con una squadra improbabile e un traguardo apparentemente irraggiungibile. Insomma, dall’inarrivabile Che botte se incontri gli Orsi a Colpo vincente, fino a Stoffa da campioni e soprattutto Cool Runnings – Quattro sottozero, commedia gradevole che ha più di un punto in comune con Chi segna vince.

Al di là dell’afflato per noi esotico delle storie raccontate da Turteltaub e Waititi, è forse interessante osservare come in Chi segna vince si riproponga l’eterno dilemma della credibilità della disciplina sportiva messa in scena. Anche in questo caso, infatti, quando si tratta di calcio (ma non solo, si vedano i vari disastri pallavolistici su grande e piccolo schermo), i nodi vengono rapidamente al pettine: nonostante la premessa del bassissimo livello tecnico dei giocatori delle Samoa Americane, le qualità calcistiche non reggerebbero nemmeno se il film ci raccontasse delle disavventure di una terza categoria valdostana. A differenza di altri sport, i gesti tecnici del calcio, le movenze dei giocatori e della squadra non sono facilmente riproducibili o mascherabili al cinema – certo, le cose funzionano molto meglio quando il cast è quello di Fuga per la vittoria. Il livello dilettantesco è una coperta decisamente troppo corta, a differenza degli atleti d’antan di Momenti di gloria o dei cestisti anni Cinquanta di David Anspaugh.

A Waititi interessa ovviamente altro, ovvero la comicità che scaturisce dalla goffaggine dei calciatori samoani e il contrasto che si crea prima coi modi bruschi di Rongen (un Fassbender insolitamente sopra le righe, quasi cartoonesco, ma anche in questa dimensione abbonato alla sofferenza) e poi con l’emergere dei traumi rimossi. Ed e qui, nel repentino cambio di tono, in un detour drammatico sufficientemente mascherato per buona parte del film, che Chi segna vince trova la sua pur flebile ragion d’essere. Sconquassato, bizzarro, fin troppo leggero e sguaiato, il film trova il suo senso e la sua aderenza alla cultura samoana (e a un calcio libero e sano) con l’implosione di Rongen e la sua rinascita. Bene, ma dura poco e, più in generale, nulla aggiunge al panorama – già inevitabilmente ripetitivo – del genere sportivo.
Anche se la scrittura frammentaria di Waititi e Iain Morris si rispecchia nella condizione border line di Rongen, la libertà creativa del regista neozelandese, questo suo svagato patchwork poetico, rischia costantemente di diluirsi fino a evaporare.

Info
Il trailer di Chi segna vince.

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