O Ouro e o Mundo
di Ico Costa
Presentato nella competizione internazionale del FIDMarseille 2024, O Ouro e o Mundo è il nuovo lavoro del portoghese Ico Costa ambientato in Mozambico, una storia di vita di coppia, d’amore e sopravvivenza in un contesto difficile, ma dove permangono quell’umanità e quella solidarietà che sembrano perdute nelle società individualistiche europee.
Welcome to Mozambico
Domingos e Neusia sono una giovane coppia di una piccola città del Mozambico. Lei va a scuola, lui ha un lavoro sottopagato in un autolavaggio. Desideroso di una vita migliore, Domingos intraprende un viaggio attraverso il Mozambico, diretto alle miniere d’oro nel nord del paese. Nel frattempo Neusia aspetta a casa. [sinossi]
Molto diversi gli stili di vita tra il Mozambico e il Portogallo, cosa su cui discettano i personaggi di O Ouro e o Mundo (il titolo internazionale in inglese è un po’ diverso, Gold Songs), il nuovo lavoro del portoghese Ico Costa, nel concorso internazionale del FIDMarseille 2024 dopo l’anteprima a IndieLisboa. Costa torna, per la quinta volta, nella ex-colonia per raccontare la vita dei suoi abitanti, le loro ambizioni e prospettive di vita, tra difficoltà e serene rassegnazioni. E il confronto nasce con la considerazione del protagonista che, nella mobilità della sua vita, ha anche passato un periodo a Lisbona, in Europa. E non cambierebbe quella vita con quella che sta vivendo nella madrepatria africana, dove una giovane coppia può vivere nella casa di giunchi costruita dal padre, mentre in Europa si deve fare il mutuo per la casa, che si estinguerà solo da vecchi. Nella precarietà africana, raccontata nel film, nell’assenza totale di welfare, di tutele lavorative o sanitarie, dove è ancora difficile distinguere tra lavoro e schiavitù – e ci sarà anche un morto tra i lavoratori, caduto in un pozzo -, sopravvive un’umanità altrove perduta.
O Ouro e o Mundo comincia con la scena dei due protagonisti, Domingos e Neusia, due ragazzi innamorati, abbracciati, due personaggi reali che già erano apparsi nei film di Costa. Per buona parte del film la ragazza, incinta, farà la parte della Penelope, aspettando il suo Ulisse trasferitosi nel nord del paese a lavorare in una miniera d’oro, visto che il lavoro che faceva in un autolavaggio, non gli veniva retribuito. Una separazione normale nella società del paese dallo sviluppo diseguale, un destino comune a molti giovani. E il suo Ulisse starà vivendo le sue avventure, in un contesto virile, dove si può andare a prostitute. Neusia è una Penelope che passa il tempo a fare e farsi fare le trecce secondo la consuetudine africana. Ico Costa sa raccontare questi due universi, maschili e femminili, sa entrare nel loro mondo seguendoli e tenendo loro il fiato sul collo con macchina a mano, con lunghi piani sequenza. Racconta ancora una volta, come in Alva, di una lotta per la sopravvivenza in un contesto difficile, come lo era una società che, pur nella semplicità di cui sopra, non è esente dal mito del successo, dalla ricerca dell’oro, vero e metaforico. I ragazzi sembrano ossessionati dal successo economico, affascinati dal mondo degli affari. Ma sono così solo per il sogno di affrancarsi rispetto a quel contesto di precarietà. Sognano il denaro per comprarsi la libertà.
Info
O Ouro e o Mundo sul sito del FID.
- Genere: drammatico, sentimentale
- Titolo originale: O Ouro E O Mundo
- Paese/Anno: Francia, Portogallo | 2024
- Regia: Ico Costa
- Sceneggiatura: Ico Costa
- Fotografia: Ico Costa, Raul Domingues
- Montaggio: Clément Pinteaux
- Interpreti: Domingos Marengula, Neusia Guiamba
- Produzione: La Belle Affaire Productions, Oublaum Filmes
- Durata: 103'