Albert Serra ospite speciale al Festival dei Popoli
Albert Serra sarà ospite speciale alla sessantacinquesima edizione del Festival dei Popoli, che si terrà a Firenze dal 2 al 10 novembre. All’interno della più antica rassegna europea dedicata al cinema documentario il cineasta spagnolo sarà omaggiato con una retrospettiva e presenterà il suo nuovo film, Tardes de Soledad.
Dopo aver trionfato al Festival del Cinema di San Sebastián, dove poco meno di una settimana fa ha ottenuto La Concha de Oro con il suo nuovo film Tardes de Soledad, Albert Serra si prepara a raggiungere l’Italia, visto che sarò ospitato e omaggiato all’interno dei lavori della sessantacinquesima edizione del Festival dei Popoli, che si terrà a Firenze dal 2 al 10 novembre. Se la proiezione del suo undicesimo lungometraggio (una riflessione sul ruolo e il senso della corrida che parte dall’indagine sul ventottenne torero cileno Andrés Roca Rey) è prevista per il 7 novembre alle 19 al cinema La Compagnia, due giorni prima il geniale regista catalano sarà protagonista di una masterclass a Palazzo Strozzi, che idealmente darà il la all’evento retrospettivo edificato dal Festival per tributargli il doveroso omaggio. La retrospettiva vedrà programmata una parte della filmografia di Serra, per l’esattezza (in ordine cronologico): Els noms de Crist (2010), articolato in quattordici parti come il martirio di Gesù e incentrato sulla dialettica tra religione e cinema; El senyor ha fet en mi meravelles (2011), che narra la ricerca di location all’epoca del suo secondo lungometraggio Honor de cavaleria; e Roi Soleil (2018), performance filmata presso la Graça Brandao Gallery di Lisbona e nella quale Lluís Serrat inscena per una settimana l’agonia del Re Sole, tema già al centro nel 2016 dello splendido La Mort de Louis XIV. Un’occasione per entrare in contatto con una poetica espressiva tra le più originali e personali del proscenio cinematografico europeo contemporaneo, e per aprire una dialettica con un cineasta prezioso, lontano dalle lusinghe dell’industria e alla ricerca dell’umano all’interno di cornici più grandi di lui – come testimonia anche il recente Pacifiction, visto a Cannes nel maggio 2022 e poi uscito in sala in Italia un anno più tardi. Sempre in attesa del prossimo Out of This World, coproduzione franco-tedesca che dovrebbe essere incentrata sulla trasferta ucraina di una delegazione statunitense inviata lì per cercare un tavolo di trattativa con la Russia. È facile ipotizzare come la visione di Albert Serra di un simile contesto politico e sociale non segua direttrici ovvie, o ipotesi predigerite. Si vedrà.