Uscite in sala 28 novembre 2024

Uscite in sala 28 novembre 2024

Mentre arriva in sala il probabile schiacciasassi Oceania 2, che dovrebbe convogliare su di sé la maggior parte degli incassi, questa è la settimana anche del nuovo di Claudio Giovannesi, del dramma irlandese di Tim Mielants, del thriller di Renny Harlin, del ritorno alla regia di Vincenzo Alfieri e dell’esordio di Sara Fgaier, oltre al dialogo tra Sigmund Freud e C.S. Lewis.

HEY JOE
di Claudio Giovannesi

A cinque anni di distanza da La paranza dei bambini Claudio Giovannesi torna a Napoli, ma fa un salto indietro nel tempo per raccontare la storia di Dean Berry, che in Campania combatté e ora torna dopo ventisette anni per conoscere il figlio che ebbe dalla ragazza di cui si era innamorato. Non tutto funziona a dovere, ma pagine ispirate di cinema ci sono, e James Franco buca lo schermo in più di un’occasione.

Napoli, 1944. Dean Berry, giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Quando riparte per gli Stati Uniti lei è incinta: lui promette di tornare, ma non lo farà. New Jersey, 1971. Dean è un veterano di tre guerre mezzo alcolizzato. Un telegramma spedito dall’Italia 13 anni prima lo raggiunge a sorpresa e gli ricorda di avere un figlio. Dean parte per Napoli alla ricerca di quel figlio, che ora ha 25 anni. [sinossi]

OCEANIA 2
di David G. Derrick Jr., Jason Hand, Dana Ledoux Miller

Tecnicamente ineccepibile, divertente, del tutto in grado di intrattenere grandi e (soprattutto) piccini. Peccato semmai che non si colga l’occasione per un racconto di maggior respiro, di più ampia epica, ma ci si accontenti della struttura consueta di casa Disney, con tanto di canzoni non sempre convincenti.

Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato. [sinossi]

PICCOLE COSE COME QUESTE
di Tim Mielants

Ottime le intenzioni, bravissimo come sempre Cillian Murphy, solida la reprimenda contro le cosiddette “case Magdalene” che portarono oltre venti anni fa un Leone d’Oro a Peter Mullan; onesto, concreto, condivisibile, ma di certo non indimenticabile.

Nel convento dove consegna il carbone, Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno “in cura”, e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambino. [sinossi]

THE STRANGERS – CAPITOLO 1
di Renny Harlin

Renny Harlin ritorna là dove oltre quindici anni fa si fece notare Bryan Bertino, e addirittura ritiene che da quel materiale possa nascere una trilogia. Un’ambizione un po’ eccessiva, anche perché per gli amanti del genere home invasion qui di sorprese ce ne sono proprio pochine, e tutto appare non solo prevedibile ma anche un po’ di prammatica, e a tratti quasi demente. Certo, l’inquadratura finale sembra suggerire un minimo di senso, ma tre film – già tutti girati, per economizzare – sembrano davvero troppi.

In questo primo capitolo una giovane coppia, dopo un inaspettato guasto all’auto, è costretta a trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città inquietante. La loro permanenza viene sconvolta dall’arrivo di tre sconosciuti che li terrorizzano agendo senza pietà. [sinossi]

SULLA TERRA LEGGERI
di Sara Fgaier

Sara Fgaier, storica collaboratrice (e montatrice) di Pietro Marcello, esordisce al lungometraggio con un lavoro lirico, che utilizza materiali di repertorio e nella sua foga di sperimentare tutto lo sperimentabile non riesce in realtà a trovare una propria forma espressiva e coerente.

Professore di etnomusicologia, Gian si affaccia ormai alla terza età e viene tradito dalla memoria. A volte non riconosce Miriam, sua figlia, che è venuta a vivere con lui assieme al figlioletto Elyas, e tenta perfino il suicidio. Vedendolo perso nei frammenti di un passato che non riesce più a tenere insieme, Miriam gli consegna un diario da lui scritto in gioventù, raccontando l’incontro con il suo primo amore, Leila. Dal fatidico incontro fino all’appuntamento che i due ragazzi si erano dati in Tunisia per rivedersi, Gian deve ripercorrere le tappe di quell’amore per ritrovare se stesso. [sinossi]

IL CORPO
di Vincenzo Alfieri

Vincenzo Alfieri non è regista banale, e soprattutto sembra tra i pochi che ancora si interessa al genere, alle sue forme, al suo linguaggio, e al suo senso. Peccato che qui venga a mancare però lo scavo dei personaggi, del tutto irrintracciabile, e anche l’incastro narrativo sprofondi nell’implausibile, o comunque nel difficilmente credibile. Da non affossare, ma era lecito attendersi di più.

La morte improvvisa di Rebecca Zuin (Claudia Gerini), un’affascinante e carismatica imprenditrice, getta un’ombra su chiunque le fosse vicino. Quando il suo corpo sparisce senza lasciare traccia dall’obitorio, l’ispettore Cosser (Giuseppe Battiston) viene incaricato di risolvere un caso che si fa subito intricato. Anche se i sospetti ricadono sul giovane marito, Bruno Forlan (Andrea Di Luigi), tutte le persone che le erano accanto sembrano avere un movente per volerla morta ma l’ispettore Cosser ha le idee molto chiare su come possono essere andati i fatti… [sinossi]

FREUD – L’ULTIMA ANALISI
di Matt Brown

Siete amanti del dramma da camera con tocco british, tutto aplomb, dialoghi e interpretazioni impeccabili? Questo allora è il film che fa per voi. Altrimenti non si può tacere di una scrittura semplicistica, di un senso poco interessante, e di una dialettica tra scienza e fede che non riesce mai a trovare una sua reale compiutezza. L’impressione è che figure storiche come Sigmund Freud e C.S. Lewis avrebbero meritato molto di più.

Ambientato alla vigilia della seconda guerra mondiale e verso la fine della sua vita, il film vede Freud (Hopkins) invitare l’iconico autore C.S. Lewis per un dibattito sull’esistenza di Dio. Esplorando la relazione unica di Freud con la figlia lesbica Anna e la storia d’amore non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore amico, il film intreccia passato, presente e fantasia, uscendo dai confini dello studio di Freud in un viaggio dinamico. [sinossi]

REVIVAL
di Dario Germani

Ecco un piccolo film italiano che nonostante le proprie limitatezze strutturali sa dove posare lo sguardo, analizzare i suoi personaggi, utilizzare lo spazio per creare senso e ha perfino l’ambizione – a tratti scricchiolante, ma conta poco – di affrontare un tema come quello del post-mortem. Livido, non conciliante e non rassicurante, un “horror” (ma la dicitura è impropria) che permane nella mente anche dopo la visione, e ricorda le potenzialità del genere.

Due rapinatori in fuga finiscono prigionieri di un medico che sperimenta sull’aldilà, ma la rivoluzione scientifica si trasforma presto in un incubo. [sinossi]

MUTINY IN HEAVEN: THE BIRTHDAY PARTY – NICK CAVE
di Ian White

Lunedì 2 dicembre in sala arrivano gli straordinari Birthday Party capitanati da Nick Cave! Un’occasione imperdibile per una cavalcata musicale post-punk che può ricordare al pubblico odierno cosa sia l’arte non compromissoria, la libertà e le sue contraddizioni, e la violenza come gesto salvifico. Da non perdere.

Il racconto della storia di uno dei gruppi post-punk più selvaggi di sempre, risucchiato nel caos vorticoso dei locali fumosi di Londra e Berlino. La determinazione e la volontà di non cedere mai a compromessi sono la partenza per affrontare con uno sguardo crudo l’intreccio tra ispirazione artistica e dipendenze, tra fama e conflitti interpersonali, il tutto sostenuto dall’umorismo cupo e ironico dei singoli membri della band. [sinossi]

DOPO MEZZANOTTE
di Davide Ferrario

La Cineteca di Bologna, a vent’anni dalla sua realizzazione, riporta in sala il film che consacrò il nome di Davide Ferrario. Rivisto a due decenni di distanza un’idea di cinema libero e libertario da promuovere, nonostante qualche debolezza espressiva e narrativa.

Esasperata dal padrone del locale in cui lavora, Amanda fugge nella Mole Antonelliana dove trova Martino, custode del Museo del Cinema di Torino segretamente innamorato di lei. [sinossi]

Lunedì 2, oltre al film sui Birthday Party, trovano spazio anche Solo Leveling – Reawakening (2024) di Shunsuke Nakashige, Dadapolis (2024) di Fabio Gargano, Carlo Luglio, e La nostra terra (2023) di di Dorota Kobiela, Hugh Welchman. Buone visioni!

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