Operetta con musiche e canzoni in forma di cinema, realizzata nella Germania di Weimar pochi anni prima dell’avvento del nazismo, Mai più l’amore di Anatole Litvak mostra libertà espressive e lievi accenti di realismo piuttosto inediti per il tipo di prodotto al quale appartiene. Leggi tutto
Bela Lugosi nelle vesti del vampiro Dracula è uno degli snodi fondamentali all'interno della storia del cinema horror, in grado di modificare in modo sensibile la fruizione del genere e allo stesso tempo fautore di un canone interpretativo che resiste ancora oggi. Leggi tutto
Vita come teatro, ingranaggio prevedibile e schiacciante. L'illusione non ha alcuna dolcezza, ma è solo un tetro e patetico tentativo di fuga votato allo scacco. La cagna di Jean Renoir muove dal film "nero" verso una riflessione universalizzante intorno alla vita come ineluttabile meccanismo predeterminato. Leggi tutto
Nato per celebrare la riuscita del primo Piano Quinquennale dell'URSS e ritrovato solo di recente, giunge sullo schermo delle Giornate del Cinema Muto Una campagna senza precedenti, regia in solitaria di Mikhail Kaufman. Leggi tutto
Il film diretto da Tomiyasu Ikeda nel 1931 viene riscoperto grazie a un restauro digitale curato dall'Archivio nazionale cinema d'impresa di Ivrea, con il supporto dell'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo. Leggi tutto
In Venezia Classici, tra i vari restauri in digitale del 2016, è apparso anche The Brat, scatenata commedia antiborghese diretta da John Ford nel 1931. Leggi tutto
Presentato nella sezione Risate russe alle Giornate del Cinema Muto, L’impiegato statale è il secondo film di Ivan Pyriev, regista che poi divenne celebre per i suoi musical di propaganda staliniana. Opera sorprendente per come delinea un contesto in cui, nell'Unione Sovietica dei primi anni Trenta, resistono sacche di capitalismo. Leggi tutto