Le occasioni dell’amore
Stéphane Brizé con Le occasioni dell'amore accantona le tematiche sociali dei recenti lavori e si concentra su due soli personaggi alle prese con i rimpianti per le scelte mai fatte, per una storia che non è andata come avrebbe potuto e con il loro senso di solitudine e fallimento. Leggi tutto
Spaccapietre
Con una descrizione puntuale, livida eppure credibile, di un macrocosmo come quello del caporalato, Spaccapietre ricerca l’equilibrio tra la dimensione politica e quella più intima del racconto: un equilibrio perseguito ma non sempre raggiunto, che tuttavia non impedisce l’emergere i momenti di buon cinema. Leggi tutto
Un figlio
Presentato in Orizzonti a Venezia 76, Bik Eneich - Un fils è l’opera prima del filmmaker tunisino Mehdi M. Barsaoui, che ritrae il suo paese nella fase più delicata della sua storia recente, quella post-primavera araba, momento gravido di aspettative e di timori. Leggi tutto
Mon tissu préféré
Lontano da intenti di diretta cronaca, Mon tissu préféré di Gaya Jiji indaga la guerra civile in Siria al suo primo manifestarsi in chiave di risonanza psicologica, culturale ed esistenziale. Intelligente, acuto, imprevedibile nel suo svolgimento. Per Un Certain Regard. Leggi tutto
Wajib – Invito al matrimonio
Andarsene, rimanere. Combattere da lontano, piegarsi al compromesso. Wajib - Invito al matrimonio di Annemarie Jacir conserva un solido impianto di cinema popolare per tornare a parlare della questione palestinese. Mohammad Bakri e Saleh Bakri come protagonisti, padre e figlio anche nella vita. Leggi tutto
Una vita – Une vie
Stéphane Brizé traduce in immagini il primo romanzo di Guy de Maupassant, Une vie; un'operazione rischiosa che si rivela come il miglior film del regista francese. In concorso a Venezia 2016. Leggi tutto
Journey to the West
Dopo aver annunciato il suo addio al cinema, Tsai Ming-liang regala al pubblico della Berlinale un diamante puro da conservare nella memoria. Nella sezione Panorama. Leggi tutto
Grigris
Pur affrontando una tematica classica del suo cinema Mahamat-Saleh Haroun, invece di lavorare di sottrazione come suo solito, esaspera e enfatizza troppo il percorso drammatico del suo ballerino zoppo. Leggi tutto