Anche Neri Marcorè si iscrive al registro affollato degli interpreti decisi a confrontarsi anche con la messa in scena, e il suo Zamora guarda dalle parti di Pupi Avati ed Ermanno Olmi, senza però riuscire a scavare davvero a fondo, per un lavoro aggraziato ma che resta sempre in superficie. Leggi tutto
Non un adattamento, bensì un'ispirazione, proveniente dal romanzo ultimo di Flaubert, segna l'esordio registico di Giuseppe Battiston Io vivo altrove!. Il viaggio di due uomini verso la propria rinascita sembra procedere in parallelo con il tentativo – non pienamente riuscito – di cambiare rotta alla tipica commedia all'italiana. Leggi tutto
Con Il grande passo il veneziano Antonio Padovan torna alla regia dopo Finché c'è prosecco c'è speranza. La sua commedia però è faticosa, scritta in modo approssimativo, troppo fragile per reggere il peso delle proprie, non indifferenti, ambizioni. In concorso al Torino Film Festival. Leggi tutto
Torna al cinema Pasquale Scimeca, ma il suo Balon è un rovinoso tentativo di film etnografico fuori tempo massimo, girato male, recitato peggio e anche poco appassionato nel raccontare l'odissea di due fratelli africani in fuga verso l'Europa. Leggi tutto
A dieci anni di distanza da Fine pena mai, Davide Barletti e Lorenzo Conte girano il loro secondo lungometraggio di finzione: La guerra dei cafoni è un ambizioso e irrisolto apologo sull'adolescenza. Leggi tutto
Ivano De Matteo torna a raccontare la borghesia italiana; stavolta però non tutto gira come dovrebbe, anche per via di un'ambientazione che rimane solo in superficie. Leggi tutto
Pasquale Scimeca racconta la storia di Biagio Conte, fondatore venticinque anni fa della Missione Speranza e Carità: l'incedere del film però è fitto di insidie e il risultato non sempre totalmente convincente. Leggi tutto
Antonio Morabito per la sua opera seconda sceglie di raccontare il drammatico e inquietante sistema di corruzione e comparaggi che ha ormai permeato una considerevole fetta del sistema sanitario nazionale. Leggi tutto