Rapito
Anche il piccolo Edgardo Mortara, come Aldo Moro, viene rapito, ma stavolta a ordire la turpe azione non è il brigatismo, bensì lo Stato Pontificio che pretende che un bambino una volta battezzato debba essere educato nel nome di Gesù anche se è di famiglia ebraica. Leggi tutto
Esterno notte
A quasi vent'anni da Buongiorno, notte, Bellocchio torna a mettere in scena il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, concentrandosi stavolta su alcune figure, come la moglie di Moro o come Cossiga, che si sono trovate ad assistere impotenti al fatale decorso della Storia. Esterno notte, presentato a Cannes 75 e in sala. Leggi tutto
Martin Eden
Martin Eden, creato dalla limpida mente di Jack London, diventa nelle mani di Pietro Marcello il simbolo di un tempo immobile, cristallizzato in un sistema immutato e forse immutabile, oltre che il racconto di un'Italia sbandata. Con un eccellente Luca Marinelli. In concorso a Venezia e in sala. Leggi tutto
Orecchie
Torna alla regia Alessandro Aronadio con una commedia surreale in bianco e nero: Orecchie, presentato a Venezia nella sezione Biennale college, ha un tono stralunato e disilluso che regge per quasi tutto il tempo, perdendo la strada solo nel finale. Leggi tutto
Troppo napoletano
Con Troppo napoletano il regionalismo assurge a fenomeno nazionale. Prodotto da Alessandro Siani, in collaborazione con Cattleya e Rai Cinema e distribuito dalla 01, il secondo film di Gianluca Ansanelli punta a seguire l'esempio di Song'e Napule - copiandone anche non pochi elementi - e in fin dei conti non sfigura nemmeno troppo. Leggi tutto
L’attesa
Ondeggia tra manierismo sorrentiniano e accademismo L'attesa di Piero Messina, dove carta da parati, ulivi secolari, specchiere e canterani, lasciano risaltare sullo schermo l’imperituro fulgore di una bellezza imbalsamata. Leggi tutto