Con Fahrenheit 11/9, presentato alla Festa del Cinema di Roma, Michael Moore realizza un generoso ma confuso atto d'accusa nei confronti dell'America ai tempi di Trump, non risparmiando nessuno - da Obama alla Clinton - per la situazione in cui si trovano oggi gli Stati Uniti. Leggi tutto
A sei anni dal suo ultimo lungometraggio, Where to Invade Next conferma l’attitudine declamatoria e poco misurata del cinema di Michael Moore, seppur stavolta celata sotto il velo della commedia. Leggi tutto
Con Capitalism: a Love Story la crociata populista di Moore per la prima volta è concepita anche per la maggioranza degli americani, per quelli che hanno mandato al Congresso la schiacciante maggioranza che permetterà a Obama di governare agilmente... Leggi tutto
Moore procede come di consueto, ma in Sicko sembra davvero tutto più oliato, e il discorso filmico inizia a fagocitare immagini, stereotipi, umori, sentimenti, visioni, immaginari tipici del suo mondo, quello dell’americano medio... Leggi tutto