Con The Return – Il ritorno Uberto Pasolini mette in scena una storia di solitudine, proprio come faceva con il grigio impiegato comunale dalla grande sensibilità di Still Life. Ma il pensiero dei morti produce in Odisseo unicamente un senso di svuotamento. Leggi tutto
Do Not Expect Too Much from the End of the World è la conferma del genio cristallino di Radu Jude, che lavorando su alcuni elementi chiari (il road-movie, il film-saggio, il piano sequenza) riesce a tracciare un diagramma preciso della Romania e del mondo occidentale. Leggi tutto
The Potemkinists, il nuovo cortometraggio di Radu Jude, parte dalla rievocazione della corazzata che si ammutinò contro lo zar e venne resa celebre da Sergej Ėjzenštejn per ragionare sulla Storia, l'arte, la memoria, l'ideologia, e il cinema. Al Trieste Film Festival dopo l'anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs. Leggi tutto
Nell’anno dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino con Bad Luck Banging or Loony Porn, Radu Jude delizia anche gli spettatori della Mostra del Cinema di Venezia con il cortometraggio Plastic Semiotic. Opera piccola solo per la durata, ma gigantesca per ambizione e risultato. Leggi tutto
Bad Luck Banging or Loony Porn è l'ennesima conferma non solo del talento di Radu Jude, tra le figure di spicco dell'eminente scena cinematografica rumena, ma anche della capacità del regista di lavorare sugli elementi della narrazione con uno sguardo sempre teso alla trattazione filosofica. Leggi tutto
Presentato nel quarto momento di Doclisboa, dopo l'anteprima alla Berlinale 2020 nella sezione Forum, The Exit of the Trains è il nuovo film di Radu Jude, co-firmato con l'archivista Adrian Cioflâncã, che ancora una volta affonda il dito nella piaga di una tragedia della storia rumena, il pogrom di Iași del 1941, in cui vennero barbaramente trucidati oltre 13.000 ebrei. L'evento è ricostruito con il puro utilizzo di materiale fotografico di repertorio. Leggi tutto
Il cinema di Radu Jude continua a muoversi, con prolificità sorprendente, tra la riflessione teorica e la necessità di affrontare la Storia rumena, e di metterla in scena. Uppercase Print, presentato nel programma di Forum alla Berlinale, è un esempio perfetto di questa attitudine. Leggi tutto
Già in concorso a Sarajevo, e proiettato in anteprima nazionale, fuori competizione, al Trieste Film Festival 2020, Heidi di Cătălin Mitulescu è un poliziesco che lascia la “detection” sullo sfondo, per concentrarsi sull’ambiguità (troppo) umana dei suoi protagonisti. Molto felici le scelte di casting. Leggi tutto