Maria
In concorso a Venezia 2024, Maria chiude la trilogia di Pablo Larraín dedicata a tre figure femminili che hanno segnato profondamente l'immaginario novecentesco. Jacqueline Kennedy (Jackie), Lady Diana (Spencer) e adesso l'inarrivabile Maria Callas... Leggi tutto
Il giudice e il boss
Presentato al Taormina Film Festival 2024, al Teatro Antico, Il giudice e il boss è il nuovo lavoro di Pasquale Scimeca che torna, dopo Placido Rizzotto, a occuparsi delle vittime di mafia meno ricordate, come il giudice Cesare Terranova con il fedele maresciallo Lenin Mancuso. Leggi tutto
Maria
Maria, il film con cui Jessica Palud vorrebbe omaggiare la compianta Maria Schneider, si trasforma quasi da subito in un pericoloso boomerang: peccando di semplificazione, la regista finisce paradossalmente per offendere la memoria dell'attrice. Leggi tutto
Nasty
Presentato tra le Séances spéciales, Nasty tratteggia un ritratto brioso e sincero di Ilie Năstase, il primo grande divo del tennis professionistico, vera e propria rockstar. Geniale, infantile, generoso, maleducato, affascinante, provocatore. Una delle icone degli anni Settanta. Leggi tutto
The Apprentice
Non sono poche le ambizioni che agitano il nuovo film di Ali Abbasi, che con The Apprentice racconta l'ascesa al potere economico del giovane Donald Trump. Le intenzioni del regista iraniano naturalizzato danese risultano però confuse, e la scelta estetica operata scalfisce solo la superficie. Leggi tutto
Jim Henson Idea Man
Presentato a Cannes, presto visibile su Disney+, Jim Henson Idea Man è l'omaggio dell'eclettico Ron Howard alla genialità del creatore dei Muppet. Per un'ora abbondante riesce a tenere il ritmo frenetico della debordante creatività di Henson e soci. Leggi tutto
Limonov
Al suo nono lungometraggio Kirill Serebrennikov affronta Limonov, il celeberrimo testo che Emmanuel Carrère dedicò a Ėduard Limonov, scrittore, poeta, lavoratore, agitatore politico russo. Un tentativo purtroppo poco riuscito, in concorso a Cannes 2024. Leggi tutto
Walking in the Movies
Presentato nella sezione Cannes Classics, Walking in the Movies ci racconta la singolare parabola dell'arzillo Kim Dong-ho all'interno dell'industria cinematografica sudcoreana. Un omaggio però davvero poco riuscito, zeppo di teste parlanti, dispersivo, ridondante e dalla confezione più che deludente. Leggi tutto