Nasce da uno spettacolo teatrale Dall’alto di una fredda torre, e nonostante gli sforzi di Frangipane – già regista nella versione per il palcoscenico – non riesce mai a evadere da quella dimensione per trasformarsi in cinema. Così l'ottimo cast sembra muoversi alla deriva. Leggi tutto
Sembra partire bene Volare, esordio alla regia di Margherita Buy, ma il fiato è corto e ben presto il film va ad arenarsi nelle secche del macchiettismo da fiction televisiva, nel momento in cui subentra il gruppo degli aviofobici, con tanto di critico cinematografico livoroso. Alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public. Leggi tutto
Oltre trent'anni dopo Nanni Moretti è ancora proteso verso il sol dell'avvenire, come nel finale di Palombella rossa in cui "moriva" Michele Apicella. Il cinema, e il mondo, si sono però mossi, e forse è giunto il momento (anche) dell'autocritica. Leggi tutto
Dopo quasi cinquant'anni di carriera, e al tredicesimo lungometraggio, Nanni Moretti con Tre piani per la prima volta si affida alla narrazione di qualcun altro, nello specifico il romanziere israeliano Eshkol Nevo. In concorso al Festival di Cannes. Leggi tutto
Fulvio Risuleo, già regista di Guarda in alto, segna con Il colpo del cane un netto passo avanti all'interno della sua filmografia. Una commedia amara, ben strutturata sotto il profilo narrativo, e che ragiona con intelligenza sul punto di vista, proprio e degli spettatori. Leggi tutto
Servillo/Berlusconi occupa pienamente la scena, ma Loro 2 conferma comunque le fragilità già presenti nel primo capitolo: Sorrentino in questa messinscena del berlusconismo non è riuscito a scalfire l'immagine del leader di Arcore, di cui resta - e noi con lui - ancora prigioniero. Leggi tutto
In attesa del secondo capitolo, Loro 1 di Paolo Sorrentino si configura soprattutto come l'estenuante e prolissa introduzione - costruita intorno a escort e papponi - di un racconto che prende veramente forma solo nell'ultima parte, quando finalmente si palesa il Servillo/Berlusconi. Leggi tutto
Ferzan Özpetek si lancia nel sabba misterico partenopeo, affidando a Giovanna Mezzogiorno le chiavi di un thriller psicologico che sconfina nel soprannaturale e ha luogo alle pendici del Vesuvio. Un'occasione sprecata, per i difetti insiti nel cinema del regista italo-turco. Leggi tutto