A poco più di quarant'anni dal suicidio di Jean Eustache, e a poco meno di cinquanta dalla presentazione al festival di Cannes, torna sulla Croisette nella sezione Cannes Classics La maman et la putain, il capolavoro del cineasta francese. Un'opera che con estrema lucidità sapeva cogliere la disillusione della borghesia parigina a ridosso della fine del Sessantotto. Leggi tutto
In concorso al 72 Locarno Film Festival, Douze Mille è l’esordio al lungometraggio di finzione di Nadège Trebal, una storia d’amore e soldi di ambientazione proletaria dove il realismo sociale alla Guédiguian si abbina a un surrealismo danzato, vagamente alla Demy. Non sempre l’amalgama funziona alla perfezione. Leggi tutto
Presentato nel concorso Nuove visioni del Sicilia Queer Filmfest 2019, L’amour debout è il secondo lungometraggio del filmmaker francese Michaël Dacheux. Incroci sentimentali nella capitale francese nel corso delle quattro stagioni, seguendo un preciso retaggio rohmeriano. Leggi tutto
Il critico e cineasta Gabe Klinger firma una storia d'amore minimale, ambientata in una Porto notturna. Ultimo film interpretato da Anton Yelchin. In concorso al Torino Film Festival. Leggi tutto
Proviene dalla sezione dell'ACiD una delle sorprese più belle e inattese di Cannes 2016: La jeune fille sans mains, opera prima disegnata a mano da Sébastien Laudenbach. Leggi tutto
Con I miei giorni più belli Arnaud Desplechin rilegge le ossessioni del suo cinema con il suo sguardo inconfondibile: antropologico e umanista, scientifico e appassionato. Alla Quinzaine des realizateurs 2015 e ora in sala. Leggi tutto
Suzanne Simonin descrive le sofferenze della propria vita in una serie di lettere. Appena adolescente viene spedita in convento contro la sua volontà... Leggi tutto