Dieci minuti
Maria Sole Tognazzi torna alla regia nove anni dopo Io e lei con Dieci minuti, che sembra un bignami di psicoterapia applicata al cinema, pieno di dubbi esistenziali e frasi profonde, come piace agli spettatori (e ai lettori) pigri di oggi. Leggi tutto
Volare
Sembra partire bene Volare, esordio alla regia di Margherita Buy, ma il fiato è corto e ben presto il film va ad arenarsi nelle secche del macchiettismo da fiction televisiva, nel momento in cui subentra il gruppo degli aviofobici, con tanto di critico cinematografico livoroso. Alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public. Leggi tutto
Il sol dell’avvenire
Oltre trent'anni dopo Nanni Moretti è ancora proteso verso il sol dell'avvenire, come nel finale di Palombella rossa in cui "moriva" Michele Apicella. Il cinema, e il mondo, si sono però mossi, e forse è giunto il momento (anche) dell'autocritica. Leggi tutto
Esterno notte
A quasi vent'anni da Buongiorno, notte, Bellocchio torna a mettere in scena il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, concentrandosi stavolta su alcune figure, come la moglie di Moro o come Cossiga, che si sono trovate ad assistere impotenti al fatale decorso della Storia. Esterno notte, presentato a Cannes 75 e in sala. Leggi tutto
Il silenzio grande
Il silenzio grande è la terza regia cinematografica di Alessandro Gassmann, stavolta alle prese con la trasposizione di uno spettacolo teatrale di Maurizio De Giovanni. Opera incerta, confusa, affidata per lo più all’estro di un buon manipolo di attori, con in testa una malinconica Marina Confalone. Leggi tutto
Tre piani
Dopo quasi cinquant'anni di carriera, e al tredicesimo lungometraggio, Nanni Moretti con Tre piani per la prima volta si affida alla narrazione di qualcun altro, nello specifico il romanziere israeliano Eshkol Nevo. In concorso al Festival di Cannes. Leggi tutto
Maledetto il giorno che t’ho incontrato
Dopo aver marchiato a fuoco la commedia 'romana' nel corso degli anni Ottanta, con Maledetto il giorno che t'ho incontrato Carlo Verdone sconfina, andando in trasferta dapprima a Milano e quindi addirittura in Inghilterra per firmare uno dei suoi film più riusciti. Leggi tutto
Moschettieri del re
Giovanni Veronesi fa suoi in Moschettieri del re i romanzi di Alexandre Dumas rileggendoli in una chiave nazionalpopolare che vorrebbe guardare dalle parti di Monicelli ma non sa sollevarsi di molto sopra la pochade più trita e prevedibile. Leggi tutto