La bocca dell’anima
La bocca dell'anima rappresenta l'esordio al lungometraggio per Giuseppe Carleo, un'immersione in una Sicilia ancestrale, in un remoto villaggio sui monti coperto dalla neve o avvolto nella nebbia, dove sopravvivono antiche pratiche taumaturgiche, tra i poteri forti di chiesa e mafia. Leggi tutto
Maledetta primavera
Maledetta primavera è la prima esperienza nel cinema di finzione da regista per Elisa Amoruso; intenzionata a elaborare l'infanzia in una forma anche autobiografica la cineasta si perde però dietro una lettura troppo semplice del quotidiano e in una narrazione che ricorre imperterrita al cliché. Leggi tutto
Il primo Natale
Al loro esordio nel filone natalizio, Ficarra e Picone tentano ne Il primo Natale di mescolare commedia per famiglie e peplum biblico, recuperando il vecchio motivo del viaggio nel tempo: ma il risultato, pur a suo modo onesto, è esile e inconsistente. Leggi tutto
Tutto tutto niente niente
Tutto tutto niente niente è il mondo della politica romana e nazionale visto con gli occhi di Cetto La Qualunque, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato, vale a dire tre dei personaggi chiave del portfolio comico di Antonio Albanese. Leggi tutto
Qualunquemente
Il personaggio di Albanese, Cetto La Qualunque, che mosse i primi passi nel 2003, diventa film in Qualunquemente di Giulio Manfredonia e riesce a cogliere con sapida ironia la degenerazione politico-sociale del nostro paese. Leggi tutto
In memoria di me
In memoria di me è l'opera seconda da regista di Saverio Costanzo, che firma un lavoro ambizioso e non privo di rigore (ma solo in parte), per quanto non manchino elementi meno convincenti. In concorso alla Berlinale. Leggi tutto