Chiara e Marcello: due nomi, un solo cognome. Un progetto ambizioso, quello di Marcello mio, che Christophe Honoré porta a compimento con la sua solita sfacciata leggerezza ed esuberanza, con quel suo gusto rischioso e sempre un po' al limite per la commistione di toni e generi. Leggi tutto
Con Un colpo di fortuna l'ottantasettenne Woody Allen torna a Parigi per dirigere il suo primo film non parlato in inglese: la trasferta si dimostra una piacevolissima digressione sui temi cari al regista newyorchese, a partire dal ruolo che svolge il caso nella vita degli esseri umani. Fuori concorso a Venezia 2023. Leggi tutto
Valérie Donzelli torna alla regia con Il coraggio di Blanche, sceneggiato insieme alla collega Audrey Diwan e tratto da un romanzo di Éric Reinhardt. Il discorso sul rapporto “tossico” è interessante, ma la via scelta nella narrazione è forse troppo semplice e lineare. In Cannes Première. Leggi tutto
Maïwenn apre ufficialmente la settantaseiesima edizione del Festival di Cannes con Jeanne du Barry, il suo nuovo film focalizzato su colei che fu la favorita di Louis XV; sulla carta il suo vorrebbe essere il tentativo di una rilettura femminista di questa figura storica, ma nella realtà scade solo nel dramma sentimentale bolso. Leggi tutto
Un bel mattino è l'orizzonte cui aspira Sandra, giovane vedova con figlioletta che si trova ad accudire il padre affetto da una grave malattia degenerativa. Mia Hansen-Løve attinge una volta di più alla propria vicenda personale per tratteggiare un racconto borghese che sappia cogliere le sfumature dell'esistenza. Leggi tutto
Fratello e sorella è il settimo film di Arnaud Desplechin a prendere parte al concorso di Cannes. Il tema, non raro nel cinema del regista francese, è quello del rapporto familiare, delle sue ambiguità, dell'impossibilità di superare in modo catartico il senso di colpa. Peccato che qui il tutto si risolva in un'ottica squisitamente bo-bo. Leggi tutto
Pluriaccessoriato, cerebrale e inevitabilmente poco romantico, Estate '85 di François Ozon è un teen movie estivo che ha scarsa fiducia in se stesso e pertanto si circonda di feticci e tediose elucubrazioni intellettuali. Alla Festa del Cinema di Roma. Leggi tutto
In concorso alla Berlinale, Grazie a Dio non cavalca un facile sensazionalismo, non cede al liberatorio atto d'accusa, ma cerca di ripercorrere in punta di piedi la genesi del caso Preynat, focalizzandosi piuttosto sul silenzio colpevole della Chiesa e sul dolore celato dalle vittime. Leggi tutto