Laggiù qualcuno mi ama
Con Laggiù qualcuno mi ama Mario Martone, dopo aver portato in scena Scarpetta ed Eduardo, si confronta con un'altra figura fondamentale della rappresentazione partenopea, quel Massimo Troisi che nel 2023 avrebbe compiuto settant'anni. Leggi tutto
Siccità
Con Siccità Paolo Virzì si lancia nel filone post-apocalittico, mescolando al racconto capitolino tipico del cinema italiano l'ambizione di guardare oltreoceano, a Robert Altman e il carveriano America oggi. Una sfida ardita, che può dirsi però nel complesso vinta, grazie anche all'ottima amalgama del cast. Leggi tutto
Nostalgia
Per il suo decimo lungometraggio Martone prende spunto da Nostalgia, romanzo postumo di Ermanno Rea. Eccellente protagonista Pierfrancesco Favino, ma non sono da meno Francesco Di Leva e Tommaso Ragno. Leggi tutto
The Italian Banker
The Italian Banker, terza regia di "finzione" per Alessandro Rossetto, compone con i precedenti Piccola patria ed Effetto domino un trittico sulla decadenza e la bancarotta - umana prima ancora che economica - del Veneto. Tratto da una drammaturgia di Romolo Bugaro. Leggi tutto
Qui rido io
In Qui rido io - in concorso a Venezia 78 - Martone ritrova il filo del suo ragionamento tra cinema, teatro e film storico, dove il nostro passato deve sempre parlare al presente, altrimenti non ha senso. E, nel fare ciò, lancia un monito contro il pensiero unico e contro il fascismo sempre ritornante. Leggi tutto
Il paradiso del pavone
Se c'è un genere italiano per eccellenza, questo probabilmente è il dramma corale con pranzo di famiglia, lo affronta ora Laura Bispuri con Il paradiso del pavone armata di uno script ben congegnato, ottimi attori, ma poche sorprese. In Orizzonti a Venezia 78. Leggi tutto
Notturno
Con Notturno Gianfranco Rosi torna in concorso a Venezia a sette anni dalla vittoria del Leone d'Oro con Sacro GRA. Lo fa con un'opera deplorevole, che pone seri dubbi sulla poetica di Rosi e non avrebbe meritato una ribalta importante come quella del concorso veneziano. Leggi tutto
Baci e abbracci
Baci e abbracci è la quarta regia di un lungometraggio per Paolo Virzì. Film natalizio à la Capra, rarità assoluta nel panorama italiano, è anche l'intelligente rilettura di un classico della letteratura come L'ispettore generale di Gogol', nonché (ovviamente) di Gli anni ruggenti di Luigi Zampa. Leggi tutto