Leonora addio, che Paolo Taviani dedica alla memoria del fratello Vittorio scomparso poco meno di tre anni fa, è una ricognizione sul concetto di "perdita", sul lutto, sull'invecchiamento, sull'impossibilità di accettare il distacco. Sempre sulle orme della drammaturgia nazionale del Novecento, Luigi Pirandello. Leggi tutto
Nel 1973 Lino Del Fra, coadiuvato in fase di scrittura da Cecilia Mangini, traspone in immagini una delle fiabe più celebri di Gianni Rodari, La torta in cielo: un caleidoscopio onirico e giocoso, che contiene la propria metafora pacifista in un cinema che si diverte con gli effetti ottici. Leggi tutto
Il salto nel vuoto è quello sognato/temuto da Mauro Ponticelli, il magistrato che è stato praticamente cresciuto dalla sorella. Ma è un salto nel vuoto anche quello del cinema di Marco Bellocchio, così attento da sempre all'horror vacui dell'esistenza, e della placidità borghese. Leggi tutto
Arrivati al loro nono film, i fratelli Taviani sentono la necessità di rappresentare un episodio storico che segnò la loro vita, l'eccidio nel Duomo di San Miniato avvenuto il 22 luglio 1944 nella loro città, quando erano ragazzi. La notte di San Lorenzo mette in scena quell'evento trasfigurandolo come fiaba, mito, racconto epico. Leggi tutto
In concorso a Venezia 76, A Herdade di Tiago Guedes è un affresco di storia portoghese attraverso le vicende di una famiglia di ricchi possidenti terrieri. Calligrafico, leccato, ideologicamente ambiguo, il film guarda a Novecento e alle grandi soap degli anni Ottanta, senza raggiungere il livello qualitativo di nessuna di queste opere. Leggi tutto
Strategia del ragno conferma, a un paio di mesi di distanza da Il conformista, la statura autoriale di Bernardo Bertolucci, la sua estetica, la sua potenza teorica. Prodotto dalla Rai e pensato anche per il piccolo schermo, è un film profondamente cinematografico. Leggi tutto
Dopo l'esordio pasoliniano con La commare secca, Bernardo Bertolucci in Prima della rivoluzione (1964) faceva sua l'istanza libertaria della Nouvelle vague e, rielaborandola, ci permetteva di scoprire la cinefilia, lo stile come fatto morale, l'autobiografismo, la tensione anti-borghese. Leggi tutto
Tra gli oggetti cinematografici più censurati e vilipesi, al centro di polemiche infinite, Ultimo tango a Parigi è una riflessione sulla borghesia che diventa scandaglio della (delle) nouvelle vague vere o supposte, e della tensione a una libertà solo vagheggiata, ma impossibile... Leggi tutto