Anatomie d’une chute
Justine Triet torna in concorso a Cannes con Anatomie d'une chute, racconto che si articola attorno al labirinto della verità e alla difficoltà di definirla. La regia elegante e l'ottima direzione degli attori (a partire dalla protagonista Sandra Hüller) riescono in parte a sopperire a una struttura troppo monocorde e statica. Leggi tutto
Alice e il sindaco
Intellettuale e società, idee e utilità, uomo e progresso, il disorientamento della sinistra attuale in un panorama europeo dove il popolo sembra andare da tutt'altra parte. Di stringente attualità, Alice e il sindaco di Nicolas Pariser è una piacevole commedia drammatica che affonda con serietà e profondità in questioni universali. In sala, dopo il passaggio alla Quinzaine des Réalisateurs dell'ultimo Festival di Cannes. Leggi tutto
Marche ou crève
Margaux Bonhomme esordisce con Marche ou crève, racconto di un percorso di crescita ma anche del rapporto con la disabilità, e le sue problematiche. Intenso ma incapace di uscire da schemi oramai usurati. In concorso al Torino Film Festival. Leggi tutto
Djam
Presentato al Trieste Film Festival, dopo l'anteprima a Cannes al Cinéma de la plage, Djam è il film in cui la poetica di Tony Gatlif, della musica e della danza come motori primi della vita e del cosmo, si incontra con l'Europa della crisi economica e dell'emergenza immigrazione. Leggi tutto
Prendre le large
Con Sandrine Bonnaire nei panni di un'operaia che decide di seguire la 'sua' fabbrica in Marocco, Prendre le large di Gaël Morel mette in opera una spietata analisi del lavoro in tempi di globalizzazione. Alla Festa del Cinema di Roma. Leggi tutto
Mon garçon
Didascalico e appesantito da varie lungaggini narrative, Mon garçon dimostra la scarsa dimestichezza di Christian Carion con la dimensione del film di genere. Alla Festa del Cinema di Roma. Leggi tutto