Con Finalement Claude Lelouch firma una “fiaba musicale” romantica e sgangherata che omaggia il potere immaginifico del cinema e del suo cinema: sentimentale, imprevedibile, libero. Fuori concorso a Venezia 81. Leggi tutto
A nove anni di distanza da Les combattants il clermontois Thomas Cailley torna alla regia con Le Règne animal (The Animal Kingdom), in cui il dramma si sposa al fantasy e al teen-movie per tratteggiare un romanzo di formazione che "insegni" il dovere alla coabitazione nelle differenze. Leggi tutto
Con L'amour ouf Gilles Lellouche mescola insieme stili e ipotesi di racconto senza saper mai scegliere una via espressiva coerente, tra linguaggio da miniserie, action, musical, coming-of-age, dimenticando per strada tanto lo stile quanto lo studio dei propri personaggi. Leggi tutto
Chiara e Marcello: due nomi, un solo cognome. Un progetto ambizioso, quello di Marcello mio, che Christophe Honoré porta a compimento con la sua solita sfacciata leggerezza ed esuberanza, con quel suo gusto rischioso e sempre un po' al limite per la commistione di toni e generi. Leggi tutto
Emilia Pérez è la definitiva conferma della poliedricità espressiva di Jacques Audiard, che qui arriva addirittura a confrontarsi con il musical cantato in spagnolo e mescolato al melodramma tipico del cinema messicano. In concorso a Cannes 2024. Leggi tutto
La petite, nuovo film per il regista francese Guillaume Nicloux, affronta il non semplice tema della maternità surrogata tinteggiando di timbriche agrodolci una commedia educata e che preferisce evitare i punti di vista etico-morali più spigolosi. Con Fabrice Luchini. Leggi tutto
A sessant'anni Trần Anh Hùng, vietnamita di nascita ma francese per formazione e vita adulta, firma con Il gusto delle cose una storia d'amore che ruota attorno alla cucina gourmet, all'elaborazione e ricreazione di piatti, e dunque alla ricerca eterna di una scintilla di vita. Leggi tutto
Valérie Donzelli torna alla regia con Il coraggio di Blanche, sceneggiato insieme alla collega Audrey Diwan e tratto da un romanzo di Éric Reinhardt. Il discorso sul rapporto “tossico” è interessante, ma la via scelta nella narrazione è forse troppo semplice e lineare. In Cannes Première. Leggi tutto