Pablo Larraín si conferma uno dei più grandi registi in attività, trasformando un biopic sul poeta e senatore Neruda in una riflessione sul potere, sull'arte, sulla scrittura della vita propria e altrui. Alla Quinzaine des réalisateurs 2016. Leggi tutto
Dopo la dittatura di Pinochet, stavolta con Il Club Pablo Larraín scaglia il suo feroce sguardo sulla Chiesa cattolica e conferma la mirabile qualità di un cinema che si alimenta della militanza politica e non si annulla in essa. Orso d'Argento alla Berlinale nel 2015. Leggi tutto
Larraín integra i materiali di archivio in modo naturale al girato ex-novo, senza che appaiano come corpi estranei, e si permette una riflessione, acuta e mai banale, sul valore politico non solo di ciò che si filma, ma anche di come lo si filma. Leggi tutto
La fine del mondo secondo Abel Ferrara in un apologo cinico e sarcastico presentato in Concorso a Venezia 68. Leggi tutto