Presentato fuori concorso al 76 Locarno Film Festival, Lovano Supreme è la nuova opera di Franco Maresco ascrivibile al documentario biografico che tanta parte ha nella filmografia del regista. Un nuovo ritratto della sicilianità, l’altra faccia di una medaglia che comprende anche il modello dolente alla Cinico TV. Leggi tutto
La mafia non è più quella di una volta segna forse l'apice dell'intera filmografia di Franco Maresco, che fa deflagrare il grottesco dal reale senza dover ricorrere ad alcuna forzatura, creando al contrario una dialettica quasi impossibile tra l'avanspettacolo freak di Ciccio Mira e l'arte con il popolo di Letizia Battaglia. Leggi tutto
Totò che visse due volte non è solo il capolavoro della coppia Ciprì/Maresco, ma anche l'opera più estrema, dolorosa, sanamente disturbante del cinema italiano sul finire del millennio. Una pietà monocroma, per un cinema impossibile da ridurre all'interno di schemi preordinati. Leggi tutto
Lo zio di Brooklyn è una bomba che colpisce e devasta l'immaginario e la prassi del cinema italiano. Franco Maresco e Daniele Ciprì, riprendendo il discorso già affrontato con Cinico TV filmano un UFO, un alieno dal corpo slabbrato e volutamente episodico. Un capolavoro. Leggi tutto
A un anno da Belluscone, Franco Maresco torna al Lido con un film di nero pessimismo che si costruisce come un nuovo elogio della sconfitta: Gli uomini di questa città io non li conosco. Vita e teatro di Franco Scaldati, dedicato al poeta, drammaturgo, regista e attore palermitano scomparso poco più di due anni fa. Leggi tutto
Il Belluscone di Franco Maresco è il simbolo di un cinema irrimediabilmente ghettizzato, escluso dal proscenio nazionale, costretto all’esilio. Divertente e allo stesso tempo amaro, fondamentale e già dimenticato. Leggi tutto