Il favoloso mondo di Amélie compie venti anni, un lasso di tempo che permette oramai una giusta collocazione per il film di Jean-Pierre Jeunet che fece sfracelli al botteghino a ridosso del collasso delle democrazie occidentali dopo l'11 settembre. Leggi tutto
Un Jeunet al di sotto delle sue potenzialità immaginifiche, al servizio di una trasposizione cinematografica che non convince. Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, presentato fuori concorso nella sezione Alice nella Città. Leggi tutto
In questa sorta di favola moderna le capacità visionarie che alimentano la poesia di Jeunet, fatta di personaggi surreali e borderline, si trasforma spesso in melassa romantica, diventando un alone zuccheroso talvolta più forte del virtuosismo delle immagini. Leggi tutto