Perfetta illusione
Perfetta illusione segna il ritorno alla regia cinematografica per Pappi Corsicato a dieci anni di distanza da Il volto di un'altra, e lo fa con una storia che racchiude al proprio interno l'intero corpus autoriale del cineasta napoletano. Leggi tutto
Io e Spotty
Cosimo Gomez torna alla regia con Io e Spotty, tenero e bizzarro racconto sentimentale dell'incontro tra una universitaria in crisi con gli esami e un ragazzo che la contatta per offrirle un lavoro come dogsitter di... Sé stesso. Una commedia sui generis, che guarda all'universo indie d'oltreoceano. Leggi tutto
La scuola cattolica
L'impresa di trasformare in opera cinematografica il romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica (premio Strega nel 2016) era di per sé titanica, e naufraga tanto per le brutali semplificazioni del discorso quanto per lo scarso spessore della messa in scena. Fuori Concorso alla Mostra di Venezia. Leggi tutto
Lasciami andare
Lasciami andare di Stefano Mordini è espressione paradigmatica di un cinema italiano che si solletica all'idea del film di genere, qui persino di fantasmi, ma che poi non ha il coraggio di andare fino in fondo, perdendosi nei difetti consueti, a partire dall'immarcescibile familismo. Leggi tutto
Brutti e cattivi
Brutti e cattivi è l'esempio paradigmatico di un cinema che si adegua alle supposte necessità del genere senza produrre mai uno scarto estetico, o di senso, che ne giustifichi l'esistenza. Cosimo Gomez firma un elogio solo di superficie al cattivo gusto. Leggi tutto
Cuori puri
Rigoroso racconto di formazione nella periferia romana, Cuori puri di Roberto De Paolis resta in bilico tra la fenomenologia proletaria e la sua stigmatizzazione in racconto morale. Alla Quinzaine di Cannes 2017. Leggi tutto
Into Paradiso
Immigrazione, convivenza, collusione fra vita politica e attività mafiosa: sono questi gli ingredienti di base di Into Paradiso, spigliato esordio registico firmato da Paola Randi. Leggi tutto
Scusa ma ti voglio sposare
A soli pochi mesi di distanza dal già deteriore Amore 14 Scusa ma ti voglio sposare testimonia una volta di più il catastrofico immaginario cinematografico e politico di Federico Moccia. La speranza è che le adolescenti non abbiano più voglia di sognare il principe azzurro con il SUV. Leggi tutto